Sanità Italia
Urologia di Portogruaro, bollino azzurro e arancione assegnati dalla Fondazione Onda Ets e dalla Società italiana di urologia
Per l'Unità, diretta dal nisseno Michele Amenta, competenza e professionalità alla base dei premi e dell'importante aumento di attività: nel 2024 interventi chirurgici + 6,8%
Sono 156 gli ospedali italiani che hanno ricevuto il "Bollino azzurro" dalla Fondazione Onda ETS, tra i premiati c'è anche l'ospedale di Portogruaro con l'unità di Urologia diretta dal nisseno Michele Amenta.
L'iniziativa, patrocinata dalle principali società scientifiche italiane, ha previsto l'assegnazione del "Bollino azzurro" sulla base di criteri che considerano: la presenza nell'ospedale di servizi di promozione della prevenzione della salute sessuale e riproduttiva maschile, percorsi diagnostico-terapeutici multidisciplinari per le problematiche uro-andrologiche, servizi clinico-assistenziali dedicati al tumore della prostata e alle complicanze funzionali post-chirurgiche, servizi volti a garantire un'adeguata assistenza dei pazienti. Il tutto con l'obiettivo di migliorare la qualità della vita delle persone con tumore della prostata e promuovere un'informazione consapevole sui centri in grado di garantire la migliore presa in carico del paziente.
E' stato il dottor Amenta a ritirare, personalmente, il premio a Milano: "Questo risultato comprova la qualità del percorso diagnostico e terapeutico sul tumore della prostata offerto agli utenti dell'Ulss 4 - ha dichiarato - ma anche ai pazienti che scelgono il nostro ospedale, la nostra Urologia, anche da fuori regione per farsi curare". Michele Amenta sottolinea che il merito nell'aver ottenuto il "Bollino azzurro" va condiviso con il gruppo oncologico multidisciplinare, costituto dal personale dell'Urologia, Oncologia, Anatomia patologica, Radiologia, oltre che in primis con il personale sanitario, medici e infermieri del reparto di Urologia.
A pochi giorni dal "bollino azzurro" l'Urologia di Portogruaro ha ricevuto un altro riconoscimento di prestigio: il "bollino arancione" assegnato dalla Società italiana di urologia (Siu).
Si tratta di una seconda certificazione che attesta l'eccellente lavoro svolto dall'équipe diretta da Amenta.
La Società italiana di urologia ha mappato l'attuale offerta nazionale di diagnosi e cura del tumore del rene nei centri urologici italiani, ha poi selezionato quelli a elevato volume di interventi chirurgici che offrono un trattamento d'avanguardia nel tumore del rene, nei servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura della malattia.
Il riconoscimento è stato consegnato al primario Michele Amenta, che spiega: "Grazie all'acquisizione delle nuove tecnologie mini invasive, come la Chirurgia laparoscopica e robotica, nell'Urologia dell'Ulss4 è possibile sempre più spesso trattare questa patologia senza dover asportare l'intero organo ma solo il tumore, e qualora sia necessaria la rimozione completa di un rene, questa viene svolta quasi sempre senza il classico "taglio" bensì attraverso piccoli fori sull'addome con tecnica laparoscopica o robotica. Doveroso il ringraziamento al personale medico e infermieristico del reparto e alla direzione strategica per aver investito nella tecnologia e nella formazione del personale".
"L'Urologia di Portogruaro è un'unità operativa che conta su una squadra di professionisti motivati e di elevata professionalità - dichiara il direttore generale dell'Ulss4, Mauro Filippi - i quali hanno consentito di incrementare progressivamente la produttività e i volumi di attività ambulatoriale e chirurgica, infatti l'attività chirurgica urologica nel 2024 è aumentata del 6,8% rispetto al 2023, e si tratta di interventi di elevata complessità, eseguiti con tecnologie innovative che prevedono l'impiego, ad esempio, di apparecchiature laser e della chirurgia robotica; tutto questo si traduce per i pazienti in una migliore qualità delle cure e in una riduzione dei tempi di recupero post operatori". (S.G.)