Sanità Italia
Terminata la pre omologazione dello sliding center: nessun intervento sanitario
Anche tra i professionisti sanitari si respira entusiasmo per questa nuova venue, capolavoro dell'ingegno italiano

I test di questa settimana hanno consentito di affinare anche la macchina dei soccorsi all'interno dello sliding center. Ogni giorno, da martedì a sabato, una
cinquantina tra medici e infermieri SUEM provenienti da varie Ulss, soccorritori di Croce Bianca, Croce Rossa, Carabinieri e tecnici del soccorso alpino CNSAS e della
Guardia di Finanza hanno prestato servizio all'interno del circuito, facendo anche delle simulazioni di incidenti per allenare il team sanitario ad ogni evenienza al fine
di curare al meglio ogni dettaglio.
Anche tra i professionisti sanitari si respira entusiasmo per questa nuova venue, capolavoro dell'ingegno italiano. Sono stati allestito un punto medico avanzato e
una control room per monitorare ogni passaggio del tracciato lungo il quale sono stati posizionati 5 team con medico, infermiere, tecnico di soccorso alpino e soccorritore e 4 team composti da soccorritori.
"Come evidenziato nell'incontro di mercoledì all'Alexander hall, le competenze acquisite nei soccorsi allo sliding center rappresentano una delle eredità delle Olimpiadi - commenta il Commissario Dal Ben - ci stiamo preparando con scrupolo e attenzione all'evento olimpico che rappresenta una occasione di crescita anche per il sistema sanitario".
"Nonostante non ci sia stata la necessità di interventi di soccorso questo evento è stato molto impegnativo per il personale sanitario. Non solo il soccorso su una pista di bob è un'esperienza nuova, anche la coesistenza del cantiere ha reso complessa la pianificazione del dispositivo di soccorso. Abbiamo potuto sperimentare le tecniche
di soccorso sulla pista, simulare gli interventi di emergenza, testare nuove tecnologie per la gestione del soccorso", commenta Paolo Rosi, regional medical care manager del Veneto per le Olimpiadi di MICO26.