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Sindrome dell'intestino irritabile: una delle patologie intestinali più comuni

Salute e benessere

Sindrome dell'intestino irritabile: una delle patologie intestinali più comuni

Chi soffre di sindrome dell'intestino irritabile spesso presenta anche sintomi di natura extra-intestinale, come: emicrania, ansia, depressione, fibromialgia, sindrome da fatica cronica, cistite, problemi nella sfera sessuale

Redazione

04 Giugno 2024 07:00

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La sindrome dell'intestino irritabile (SII) è una delle patologie intestinali più comuni, che interessa circa il 3-5% della popolazione occidentale ed è più frequente nelle femmine e sotto i 50 anni di età. È un disturbo dall'andamento cronico-ricorrente, caratterizzato da dolore addominale e alterazione della funzione intestinale, esacerbato da eventi particolarmente stressanti a livello fisico (interventi chirurgici, malattie, etc) e psichico (separazioni, lutti, etc). 

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Che cos'è la sindrome dell'intestino irritabile?

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La sindrome dell'intestino irritabile, che una volta veniva definita "colite spastica", "colon irritabile" o "disturbo funzionale intestinale", è un disturbo dell'asse cervello-intestino che si presenta tipicamente con un dolore addominale, che migliora dopo l'evacuazione, associato ad alterazione della funzione intestinale, che si manifesta con stipsidiarrea o un'alternanza delle due. Tale disturbo determina un ampio ventaglio di sintomi, che hanno un impatto negativo sulla qualità della vita. 

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L'andamento è cronico, con carattere fluttuante e nel corso degli anni le riacutizzazioni dei sintomi coincidono con eventi stressanti, sia di tipo fisico (es. interventi chirurgici, infezioni virali o batteriche), che di tipo psichico (es. stress, separazioni, lutti). Le femmine ne sono interessate in misura doppia rispetto ai maschi.

Chi soffre di sindrome dell'intestino irritabile spesso presenta anche sintomi di natura extra-intestinale, come: emicrania, ansia, depressione, fibromialgia, sindrome da fatica cronica, cistite, problemi nella sfera sessuale.

In ogni caso si tratta di una malattia benigna, che non porta allo sviluppo di tumori e non è quindi correlata al cancro del colon-retto 

Quali sono le cause della sindrome dell'intestino irritabile?

La sindrome dell'intestino irritabile è una patologia multifattoriale, caratterizzata da disturbi intestinali, in assenza di alterazioni o lesioni a carico dell'intestino. Le cause sono, dunque, molteplici e nello stesso individuo non è riconoscibile un singolo fattore scatenante. Da un lato vi sono fattori psico-sociali, cognitivi ed emotivi: a livello intestinale c'è il cosiddetto "secondo cervello", che è in continua comunicazione con il nostro "primo cervello". Per questo motivo, molti degli eventi stressanti a livello psichico si riflettono sull'intestino e viceversa (problemi addominali che causano stress psicologici). Dall'altro lato ci sono fattori biologici, come l'aumentata sensibilità viscerale, alterazioni della motilità intestinale, alterazioni del microbiota (disbiosi), infiammazioni e infezioni intestinali.

Quali sono i sintomi della sindrome dell'intestino irritabile?

I sintomi tipici della sindrome dell'intestino irritabile sono definiti da criteri internazionali, noti come Criteri di Roma, in base ai quali si parla di intestino irritabile in presenza di dolore addominale ricorrente (almeno una volta a settimana negli ultimi 3 mesi), insorto almeno sei mesi prima della diagnosi, associato a 2 o più dei seguenti criteri: correlato alla defecazione; associato a un cambiamento nella frequenza delle feci; associato a un cambiamento nella forma (aspetto) delle feci.

Si identificano quattro sottotipi di sindrome dell'intestino irritabile a seconda del carattere della funzione intestinale: SII-variante stipsi: feci dure o caprine in almeno il 25% delle evacuazioni anormali; SII-variante diarrea: feci molli o liquide in almeno il 25% delle evacuazioni anormali; SII- variante mista: feci talvolta dure o caprine e talvolta molli o liquide. SII- non classificabile: non incontra i criteri precedentemente esposti.

Sempre a livello intestinale possono essere presenti anche: evacuazione difficoltosa (che richiede una spinta eccessiva e/o che si accompagna a una sensazione di urgenza e/o di svuotamento incompleto); muco nelle feci; gonfiore o distensione addominale.

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