Salute e benessere
Sindrome dell'Apnea ostruttiva nel sonno, "la dispnea incosciente"
Russamento notturno con pause del respiro, sonnolenza diurna, astenia, ipertensione arteriosa: importanti spie di possibile infarto o ictus, dai segni alla diagnosi per la prevenzione
Introduzione
I disturbi respiratori nel sonno (DRS), costituiscono una problematica relativamente frequente ed oggetto dell'interesse di numerosi specialisti, in considerazione della possibile eziologia multifattoriale e delle conseguenze che tali disturbi comportano in diversi distretti ed apparati (cuore, reni, polmoni, cervello) oltre a rappresentare un problema socialeâ¨maggiore (idoneità alla patente di guida,â¨incidenti sul lavoro, incidenti sullaâ¨strada).â¨Gli eventi respiratori che possono intervenire durante1da il sonno sono vari, di gravità ed intensità diverse e variamente combinantesi tra loro. Alcuni di essi, come il russamento, non esitano nella caduta della saturazione di ossigeno o in microrisvegli (arousal), seppur determinando uno sforzo respiratorio costante durante il sonno con conseguente iniziale affaticamento del sistema cardiopolmonare. Altri, come le ipopnee, le apnee o lo stridor notturno si presentano come eventi più o meno significativamente ostruttivi delle prime vie aeree e sono associati a desaturazioni di ossigeno e a arousal (microrisvegli) che possono non lasciare traccia nel ricordo del paziente o, come nel caso dello "choking" (sensazione improvvisa di asfissia causata dalla risalita del succo gastrico in laringe) essere vissuti come drammatici. Il russamento spesso rappresenta il primo momento di una patologia che potrebbe evolvere in una vera e propria sindrome chiamata OSAS (Sindrome delle Apnee Ostruttive in Sonno). Tale sindrome è rappresentata da una triade sintomatologica molto caratteristica e riconoscibile:
1- russamento notturno con pause respiratorie (che determinano un ridotto apporto di ossigeno ai tessuti), solitamente riferite dal partner
2- sonnolenza diurna, stanchezza
3- ipertensione arteriosa non risolvibile con i farmaci
a questo si accompagnano anche altri sintomi, variabili da soggetto a soggetto: cefalea al risveglio, secchezza delle fauci, acufeni (ronzii alle orecchie), vertigini, nicturia (necessità di alzarsi durante la notte per urinare), difetti di memoria e di concentrazione, incidenti stradali o sul lavoro. L'OSAS, non riconosciuta né trattata potrebbe determinare, nel tempo, gravi danni dell'apparato cardiocircolatorio, polmonare, metabolico e neurologico fino alla morte per accidenti cerebrovascolari (infarti del miocardio e ictus cerebrali).
Epidemiologia e Fisiopatologia
L'OSAS, si presenta più frequentemente in soggetti di età compresa tra 40 e 65 anni con una prevalenza intorno al 2% per il sesso femminile e il 4% per il sesso maschile. Tra i fattori di rischio per l'insorgenza di tale patologia enorme rilievo ha l'obesità e le anomalie anatomiche delle VAS (Vie Aeree Superiori).
Inquadramento del paziente con DRS
L'anamnesi rappresenta, in tutte le patologie momento iniziale spesso determinante dell'iter diagnostico. Ciò vale ancor di più per i DRS per l'assoluta peculiarità di alcuni segni e sintomi tanto che recentemente è stato coniato il termine "anamnesi ipnologica". L'intervista andrà condotta, se possibile, a tre voci: medico, paziente, partner del paziente. Sarà il partner a fornire indicazioni su alcuni eventi notturni tipici: il russamento, la sua intensità, l'eventuale periodica interruzione dello stesso, associata alla comparsa delle apnee. Spesso l'accompagnatore è in grado di precisare la durata degli eventi apnoici, la frequenza degli stessi e di descrivere i movimenti toraco addominali che si accompagnano alle apnee ostruttive. Grazie all'ausilio dello smartphone, giungono già con un corredo video assolutamente patognomonico. Successivamente, la visita otorinolaringoiatrica con endoscopia delle alte vie respiratorie è necessaria per valutare l'anatomia delle stesse, le eventuali anomalie sia statiche che dinamiche. Essa risulta di fondamentale importanza poiché valuta il contenitore (conformazione della faccia) e il contenuto (fosse nasali, cavo rino faringeo, cavo orale, dunque tonsille, lingua e palato, ipofaringe e laringe) del primo sistema necessario alla respirazione ovvero il sistema cervico-facciale. La certezza diagnostica e la tipizzazione del disturbo, dopo avere esplorato l'anatomia del paziente, viene effettuata attraverso un monitoraggio cardio respiratorio nel sonno (poligrafia domiciliare notturna) e, ove ritenuto necessario, mediante Sleep Endoscopy, una metodica non invasiva che studia, in sala operatoria e in sedazione sotto controllo anestesiologico, la dinamica delle vie aeree durante il sonno mediante endoscopia, al fine di indirizzare il paziente verso il percorso terapeutico a lui personalizzato. Il percorso prevede, l'immancabile collaborazione multidisciplinare del cardiologo, dello pneumologo, del nutrizionista, dell'odontoiatra, del neurologo, dello psicoterapeuta a seconda delle comorbidità riscontrate o presunte. Eseguita la diagnosi si indirizzerà il paziente verso la giusta strategia terapeutica, sia essa chirurgica, odontoiatrica, ventilatoria e di stile di vita.
Perché è così importante riconoscere tale patologia?
L'OSAS rappresenterebbe la punta di un iceberg sanitario che spiegherebbe la quantità di ricoveri e dunque le spese sanitarie massicce oltre l'occupazione di posti letto, in reparti d'emergenza, quali la neurochirurgica, le stroke unit, l'emodinamica, la cardiologia interventista, poiché numerosissime sono le conseguenze e complicanze determinate dalla suddetta condizione morbosa. È stata dimostrata un'associazione tra ipertensione arteriosa sistemica stabile ed OSAS ed una maggiore incidenza di cardiopatia ischemica in tali soggetti. A carico del sistema nervoso centrale, oltre agli effetti a livello cognitivo e attentivo, numerosi studi evidenziano come l'OSAS rappresenti un fattore di rischio per eventi ischemici cerebrali acuti (come anche la morte in sonno). L'OSAS, pertanto, se non adeguatamente riconosciuta e trattata, riduce significativamente l'aspettativa e la qualità di vita. Inoltre tale complicata patologia incide oggi anche sul lavoro e sulla guida dei veicoli. Infatti l'assenza di trattamento della patologia in presenza di una diagnosi di OSAS può comportare ostacoli sul rinnovo della patente di guida o addirittura può, in caso di sinistri dovuti ad un colpo di sonno sulla strada (episodi molto comuni in questa tipologia di pazienti), in pazienti sofferenti e non trattati, determinare il ritiro della stessa. L'OSAS infine rientra, forse più di altre patologie, nei percorsi di prevenzione e screening promuovendone sempre più l'informazione e le possibilità terapeutiche. Esiste una giornata mondiale dedicata ai disturbi in Sonno, World Sleep Day e si celebra con eventi e giornate informative e di screening ogni 15 marzo.
Dott. Antonella Ballacchino
Specialista in Otorinolaringoiatria
Specialista in Audiologia e Foniatria
Esperto Qualificato in Disturbi Respiratori Ostruttivi in Sonno