Mercoledì, 08 Gennaio 2025
Caltanissetta, 16°C - Nuvoloso

Sanità: quali sono le nuove cure gratuite e i Lea in vigore dal 30 dicembre 2024?

Sanità Italia

Sanità: quali sono le nuove cure gratuite e i Lea in vigore dal 30 dicembre 2024?

Nota diffusa dal Ministero della Salute

Redazione

30 Dicembre 2024 09:00

111
Guarda videoSanità: quali sono le nuove cure gratuite e i Lea in vigore dal 30 dicembre 2024?
In ascolto

Che cosa cambia dal 30 dicembre nel Servizio Sanitario Nazionale? 
A partire dal 30 dicembre 2024 entra in vigore il Decreto Tariffe approvato a novembre dalla Conferenza Stato-Regioni, che ha aggiornato i tariffari per le prestazioni di specialistica ambulatoriale e quelli per la remunerazione delle prestazioni di assistenza protesica, che non erano più stati rivisti rispettivamente dal 1996 e dal 1999. 
Il Decreto Tariffe, dunque, introduce i nuovi Livelli essenziali di assistenza o Lea, le prestazioni e i servizi che il Servizio sanitario nazionale (SSN) fornisce a tutti i cittadini gratuitamente o dietro pagamento di una quota di partecipazione (ticket).
"L'entrata in vigore del decreto tariffe - si legge nella nota diffusa dal Ministero della Salute - è essenziale perché assicura su tutto il territorio nazionale la piena erogazione dei nuovi LEA (Dpcm 2017), superando le disomogeneità assistenziali tra i cittadini che potranno finalmente usufruire in ogni area della Nazione di prestazioni al passo con le innovazioni medico scientifiche per la specialistica ambulatoriale e per la protesica".

Advertising

Quante prestazioni sono interessate dall'aggiornamento? 
L'aggiornamento riguarda oltre 3mila - fra confermate e new entry - prestazioni di specialistica ambulatoriale e di assistenza protesica. Nel dettaglio, sono state riviste o aggiunte 1.113 tariffe associate alle prestazioni di specialistica ambulatoriale e protesica sulle 3.171 che compongono il nomenclatore, pari al 35% del totale.
La copertura finanziaria per i nuovi tariffari è complessivamente di 549,9 milioni di euro, ripartiti in di 502,3 milioni di euro per la specialistica ambulatoriale e di 47,6 milioni per la protesica. Il nuovo Decreto è la tappa finale di un percorso molto lungo e complesso, iniziato quasi 10 anni fa e oggetto di numerosi slittamenti e proroghe.

Advertising

Quali sono le nuove prestazioni? 
Prestazioni di procreazione medicalmente assistita 
Consulenza genica 
Adroterapia 
Enteroscopia con microcamera ingeribile per diagnosi di patologie intestinali 
Radioterapia stereotassica
Terapie biologiche innovative 
Apparecchi acustici a tecnologia digitale
Attrezzature domotiche
Sensori di comando 
Arti artificiali a tecnologia avanzata 

Advertising

Ausili per la mobilità e calzature ortopediche
Sistemi di riconoscimento vocale e di puntamento con lo sguardo
Inserimento di oltre un centinaio di patologie nell'elenco delle malattie rare 
Diagnosi e il monitoraggio gratuito della celiachia 
Nuovi screening neonatali
Riconoscimento dell'endometriosi come malattia invalidante
Esami e viste per tenere sotto controllo disturbi alimentari come bulimia e anoressia 
Le nuove cure e prestazioni spaziano in vari ambiti, dalle terapie d'avanguardia per i tumori agli ausili informatici e di comunicazione per disabili, fino al riconoscimento di malattie sempre più diffuse. Inoltre, sono state modificate le tariffe per alcune procedure legate alla cataratta e altre prestazioni oculistiche. Quelle sopra elencate sono alcune delle novità principali introdotte.

Che cosa succede con le prescrizioni? 
Le prescrizioni di specialistica ambulatoriale e di protesica che sono state emesse prima del 29 dicembre 2024 possono essere erogate con le vecchie tariffe entro 12 mesi dall'entrata in vigore delle disposizioni del nuovo Decreto.
A partire dal 30 dicembre 2024, invece, le ricette mediche specialistiche possono essere emesse esclusivamente con i nuovi codici e le nuove tariffe.

Quali sono state le reazioni? 
Le associazioni dei pazienti hanno accolto positivamente il nuovo Decreto: sebbene permangano delle criticità si tratta comunque di un importante passo in avanti.
Per Cittadinanzattiva e il Coordinamento delle associazioni dei malati cronici e rari il 30 dicembre rappresenta un traguardo importantissimo perché sblocca diritti fondamentali per i cittadini.
Tuttavia, non bisogna dimenticare che sono state escluse altre prestazioni, per esempio "per l'endometriosi, la fibromialgia, alcune prestazioni dietistiche ambulatoriali che sono un supporto per la gestione di patologie croniche come diabete, ed in generale molte prestazioni innovative che sono intervenute dopo il 2017" ha spiegato all'ANSA Anna Lisa Mandorino, segretaria di Cittadinanzattiva. Per questo, "ora è prioritario garantire una revisione costante dei Lea, nonché un aggiornamento dello stesso Decreto Tariffe, con cadenza biennale. Altrettanto fondamentale sarà rafforzare il monitoraggio dei Lea, al fine di migliorare la sua capacità di fotografare quanto i servizi sanitari nazionale e regionali siano in grado di rispondere ai bisogni di salute dei cittadini".

Non è affatto soddisfatta invece l'Associazione Nazionale Genitori persone con Autismo (Angsa) perché nel nuovo decreto Tariffe non sono state inserite le terapie psico-educative basate sull'analisi applicata del comportamento (Aba).

© Riproduzione riservata
In Evidenza
Potrebbe interessarti