Sanità Italia
Rovigo, una nuova cura senza cicatrici a favore delle donne
La crioablazione è ora disponibile per le donne che necessitano di una gestione non invasiva e altamente efficace dei noduli mammari benigni
La Radiologia senologica e screening dell'Ospedale di Rovigo ha introdotto una nuova tecnica innovativa per il trattamento dei noduli mammari: la crioablazione. Questa procedura, già consolidata in altre specialità, è ora disponibile per le donne che necessitano di una gestione non invasiva e altamente efficace dei noduli mammari benigni.
"La crioablazione è un trattamento minimamente invasivo che utilizza il freddo estremo per distruggere i tessuti anomali con introduzione di azoto liquido sotto guida ecografica - spiega la Dr.ssa Silvia Teggi, Responsabile della Uos Senologia, Radiologia di Rovigo - Nel caso dei noduli mammari, la tecnica prevede l'introduzione di una sonda sottile attraverso la pelle, direttamente nel nodulo. Una volta che la sonda è posizionata correttamente, si attiva il processo di crioablazione con la formazione di una sfera di ghiaccio all'interno del nodulo stesso e con abbassamento controllato della temperatura fino a -196° in circa 15 minuti. Il freddo intenso provoca la distruzione del nodulo, che viene gradualmente riassorbito dal corpo tramite lisi cellulare".
"Con l'introduzione della crioablazione nel nostro centro, siamo in grado di offrire alle donne un trattamento sicuro, efficace e poco invasivo per i noduli mammari benigni, senza cicatrici chirurgiche - conclude la Dr.ssa Teggi - La nostra missione è migliorare la qualità della vita delle nostre pazienti, mettendo a disposizione tecnologie avanzate che favoriscano un rapido recupero e una gestione ottimale della salute".
"Un plauso a tutta l'equipe per l'introduzione di questa nuova tecnica che oltre a tutti i benefici visibili ha sicuramente un minor impatto anche dal punto di vista psicologico sulle pazienti divenendo una nuova cura non solo per la patologia, ma anche per lo spirito", commenta il Direttore Generale, Pietro Girardi.