Il sorriso è il nostro bigliettino da visita: un sorriso sano e luminoso dona a chi lo possiede maggior sicurezza nelle relazioni interpersonali, proprio per questo i pazienti di tutte l’età si preoccupano dell’aspetto dei propri denti, nell’immaginario comune, infatti, un sorriso sano è associato ad un sorriso bianco. Al contrario, l’insicurezza derivante da un sorriso non curato può minare la fiducia in sé stessi, portando a limitare le interazioni sociali e difficoltà nel formare connessioni autentiche. L’OMS “Organizzazione Mondiale della Sanità” definisce il concetto di salute come una condizione di completo benessere fisico, mentale e sociale e non esclusivamente l'assenza di malattia o infermità.” (OMS, 1946). Lo sbiancamento dentale non si deve considerare, quindi, come un trattamento estetico in senso stretto, ma come una pratica che mira al ripristino della condizione di benessere psico-fisico del paziente che ne fa richiesta. Cos’è lo sbiancamento dentale? Lo sbiancamento dentale è una procedura odontoiatrica cosmetica che permette di migliorare il colore dei denti, rendendoli più bianchi, avvalendosi di principi attivi quali il perossido d’idrogeno (PI) e il perossido di carbammide (PC). Può essere eseguito esclusivamente da un odontoiatra o un igienista dentale. L’Europa ha stabilito attraverso il Regolamento (CE) n. 1223/2009 e il Regolamento (UE) n. 344/2013 a partire dall’11 luglio 2013 le regole di utilizzo dei prodotti per lo sbiancamento o lo schiarimento dei denti (Consiglio UE Europa Regolamento (CE) n. 1223/2009 del Parlamento Europeo e del). La normativa è stata aggiornata per tutelare le persone ponendo l’utilizzo dei trattamenti sbiancanti sotto la sorveglianza o la stretta esecuzione da parte dei professionisti. Lo sbiancamento non deve confondersi con altre pratiche odontoiatriche quale, ad esempio, la lucidatura durante l’ igiene orale professionale che mira alla rimozione di pigmentazioni estrinseche mediante l’uso di agenti abrasivi, riportando al colore naturale gli elementi dentali ma senza renderli più bianchi (chiaramente un sorriso pigmentato, una volta lucidato ci sembrerà più bianco!). Lo sbiancamento dentale può essere eseguito presso uno studio dentistico eo a casa, in base a preliminari valutazioni dell’odontoiatra o igienista dentale che indicherà al paziente la terapia d’elezione per il suo sorriso. Non esiste un trattamento valido per qualsiasi paziente: ogni sorriso ha peculiarità che indirizzeranno l’operatore verso un trattamento piuttosto che un altro, viceversa ogni paziente ha esigenze e impegni diversi a causa dei quali potrà dedicare più o meno tempo al trattamento.Due principali tipologie di sbiancamento • sbiancamento “in office” o in poltrona: trattamento della durata complessiva compresa tra i 45 e i 60 minuti. Il principio attivo utilizzato prevalentemente è il perossido d’idrogeno, che, grazie alle sue piccolissime molecole, penetra nello smalto e nella dentina rilasciando radicali liberi con una curva d’azione immediata, cambiando le caratteristiche ottiche del colore dell’elemento dentario. Durante il trattamento il paziente indosserà un “apri-bocca” per proteggere le mucose periorali e una “diga liquida” per proteggere le mucose orali dal gel sbiancante. Spesso, per potenziare l'effetto del gel, viene utilizzata una fonte di luce (la famosa “lampada blu”). • sbiancamento domiciliare: trattamento eseguito con l’ausilio di tray (mascherine) realizzate in laboratorio sull’impronta delle arcate dentarie del paziente. Le mascherine hanno una durata prolungata per giorni (o notti) per più ore al giorno (la durata del trattamento varia in base a valutazioni del professionista). Il principio attivo prevalente è il perossido di carbammide, che ha lo stesso meccanismo d’azione del perossido d’idrogeno, ma con una curva di rilascio più lunga e graduale. Sicurezza dello sbiancamento dentale e possibili effetti collaterali Ad oggi, qualsiasi prodotto sbiancante utilizzato dal clinico risulta essere sicuro, purché rispettoso della regolamentazione CE; tuttavia il trattamento sbiancante non è privo di effetti indesiderati dovuti sia alla concentrazione di PI rilasciato dal prodotto sbiancante sia al tempo di esposizione continuativo sul dente. L’ipersensibilità dentale transitoria è la reazione avversa più comunemente riportata. Questa è dovuta ai radicali liberi di perossido d’idrogeno che penetrano nello smalto e termina con la degradazione delle molecole nelle ore successive al trattamento.L’ipersensibilità dentale transitoria è meno frequente nel trattamento sbiancante domiciliare in quanto si ha una percentuale di PH minore. Un altro frequente effetto indesiderato è rappresentato dalla disidratazione delle mucose causata dal perossido di idrogeno a contatto con i tessuti molli della cavità orale. La penetrazione accidentale del prodotto può produrre ustioni dei tessuti molli dovuta ad un’elevata concentrazione del PI contenuto negli sbiancanti in-office. Le ustioni tissutali sono reversibili senza conseguenze a lungo termine se l’esposizione al materiale sbiancante è limitata nel tempo e nella quantità e si risolve spesso nell’immediato con applicazione di prodotti reidratanti locali. Il clinico effettuerà le valutazioni di ogni singolo caso in modo tale da garantire un trattamento sicuro e che dia il giusto comfort: ogni paziente e quindi ogni sorriso ha delle caratteristiche ed esigenze peculiari che vanno rispettate e trattate con differenti metodi e prodotti per prevenire l’insorgenza di effetti collaterali. Per questo, è sempre bene da parte del paziente non tralasciare nulla durante l’anamnesi, fornendo quante più informazioni possibili per permettere al clinico di determinare un piano di trattamento il più adeguato ed efficace.Lo sbiancamento dentale effettuato da professionisti resta una procedura odontoiatrica sicura, affrontare le preoccupazioni estetiche e di salute dei propri denti anche attraverso la luce che dona un sorriso sano e luminoso, dona al paziente sicurezza migliorando il benessere emotivo e sociale. Figura 1: progettazione dei serbatoi per sbiancamento domiciliare in digitale. (foto e progetto realizzati in collaborazione con Od.Giacomo Bertelli). Figura 2: realizzazione delle mascherine su modelli con termoformatrice in laboratorio (foto e progetto realizzati in collaborazione con Od.Giacomo Bertelli). Figura 3 Un mio caso svolto con tecnica di sbiancamento “in office”. Figura 4 Un mio caso svolto con tecnica di sbiancamento domiciliare. BIBLIOGRAFIA - Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea L 342/59 del 22 dicembre 2009; Consiglio Europa Regolamento (CE) n. 1223/2009 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 30 novembre 2009 sui prodotti cosmetici. -OMS 1946; Preambolo alla costituzione dell'organizzazione Mondiale della Sanità come adottato dalla Conferenza Internazionale della Sanità,New York, 19-22 giugno 1946; sottoscritto il 22 luglio 1946 dai rappresentanti di 61 stati. - de Geus JL, Wambier LM, Kossatz S, Loguercio AD, Reis A. At-home vs In-office Bleaching: A Systematic Review and Meta-analysis. Oper Dent. 2016 Jul-Aug;41(4):341-56. doi: 10.2341/15- 287-LIT. Epub 2016 Apr 5. PMID: 27045285. -Maran, B. M., Matos, T. P., de Castro, A. D. S., Vochikovski, L., Amadori, A. L., Loguercio, A. D., Reis, A., & Berger, S. B. (2020). In-office bleaching with low/medium vs. high concentrate hydrogen peroxide: A systematic review and meta-analysis. Journal of dentistry, 103, 103499. - Kothari S, Jum’ah AA, Gray AR, Lyons K, Yap M, Brunton PA. A randomized clinical trial investigating three vital tooth bleaching protocols and associated efficacy, effectiveness and participants’ satisfaction. J Dent. 2020 Mar 18:103322. doi: 10.1016/j.jdent.2020.103322. - estratto del libro "La salute della bocca nell'era del microbioma", edito da Tueor Servizi. -estratto del libro “BLACK&WHITE Protocolli clinici multidisciplinari di cariologia, sbiancamento e trattamento delle discromie dentali 2023” di Emiliani e Turrini.AUTORI: Dott. Gabriele Renzi. Iscrizione Ordine TSRM PSTRP di LT n.131. Laurea in Igiene Dentale presso Università “La Sapienza” di Roma, polo Pontino. Member community “Italy In Perio”. Member Reserch Community “Tuscany In Perio”. Libero Professionista nella provincia di Pistoia Dott. Gianluca Russo RDH. Dottore in Igiene Dentale Università degli Studi dell’Aquila. Consulente Scientifico Curasept S.p.a. “ToolSept”. Consulente Scientifico Mectron S.p.a. “Prophy Expert”. Founder community “Italy In Perio”. Docente Master di I° Livello Università UniCamillus. “Trattamento Parodontale non Chirurgico” Docente Master di I Livello Istituto Stomatologico Toscano “Igiene & Prevenzione Orali in età Pediatrica” Docente Master di II° Livello Università degli Studi di Pisa. “Valorizzazione delle diverse Abilità e Educazione Inclusiva”. Docente Corso di Perfezionamento Università degli Studi di Foggia. “Odontoiatria Speciale: Approccio, Gestione e scelte Terapeutiche nei pazienti Special Needs”. Magazine disruptors “TOP 30 DENTIST TO LOOK OUT FOR IN 2022”. IADH Research Competition “ROBOTIC HAND FOR PERIO-IMPLANT HOME MAINTENANCE IN PATIENT WITH SCLERODACTYLY: A CASE PROPOSAL”. TheCioToday magazine “TOP DENTISTS TO WATCH IN 2022”. Co-Autore SIOH “MANUALE DI ODONTOIATRIA SPECIALE”. Socio Ordinario ATASIO Atasio Lab – Special Needs. San Rossore Dental Health Responsabile “Reparto di Igiene e Prevenzione” Dott.ssa Thea Caltabiano RDH. Dottoressa in Igiene Dentale presso Università degli Studi dell’Aquila. Socio attivo SISIO (Società si Scienze di Igiene Orale). Member community “Italy In Perio”. Member Reserch Community “Sicily In Perio”. Libero Professionista nella provincia di Catania
Il sorriso è il nostro bigliettino da visita: un sorriso sano e luminoso dona a chi lo possiede maggior sicurezza nelle relazioni interpersonali, proprio per questo i pazienti di tutte l'età si preoccupano dell'aspetto dei propri denti, nell'immaginario comune, infatti, un sorriso sano è associato ad un sorriso bianco. Al contrario, l'insicurezza derivante da un sorriso non curato può minare la fiducia in sé stessi, portando a limitare le interazioni sociali e difficoltà nel formare connessioni autentiche.
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L'OMS "Organizzazione Mondiale della Sanità" definisce il concetto di salute come una condizione di completo benessere fisico, mentale e sociale e non esclusivamente l'assenza di malattia o infermità." (OMS, 1946). Lo sbiancamento dentale non si deve considerare, quindi, come un trattamento estetico in senso stretto, ma come una pratica che mira al ripristino della condizione di benessere psico-fisico del paziente che ne fa richiesta.
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Cos'è lo sbiancamento dentale? Lo sbiancamento dentale è una procedura odontoiatrica cosmetica che permette di migliorare il colore dei denti, rendendoli più bianchi, avvalendosi di principi attivi quali il perossido d'idrogeno (PI) e il perossido di carbammide (PC). Può essere eseguito esclusivamente da un odontoiatra o un igienista dentale. L'Europa ha stabilito attraverso il Regolamento (CE) n. 1223/2009 e il Regolamento (UE) n. 344/2013 a partire dall'11 luglio 2013 le regole di utilizzo dei prodotti per lo sbiancamento o lo schiarimento dei denti (Consiglio UE Europa Regolamento (CE) n. 1223/2009 del Parlamento Europeo e del). La normativa è stata aggiornata per tutelare le persone ponendo l'utilizzo dei trattamenti sbiancanti sotto la sorveglianza o la stretta esecuzione da parte dei professionisti.
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Lo sbiancamento non deve confondersi con altre pratiche odontoiatriche quale, ad esempio, la lucidatura durante l' igiene orale professionale che mira alla rimozione di pigmentazioni estrinseche mediante l'uso di agenti abrasivi, riportando al colore naturale gli elementi dentali ma senza renderli più bianchi (chiaramente un sorriso pigmentato, una volta lucidato ci sembrerà più bianco!). Lo sbiancamento dentale può essere eseguito presso uno studio dentistico eo a casa, in base a preliminari valutazioni dell'odontoiatra o igienista dentale che indicherà al paziente la terapia d'elezione per il suo sorriso. Non esiste un trattamento valido per qualsiasi paziente: ogni sorriso ha peculiarità che indirizzeranno l'operatore verso un trattamento piuttosto che un altro, viceversa ogni paziente ha esigenze e impegni diversi a causa dei quali potrà dedicare più o meno tempo al trattamento.
Due principali tipologie di sbiancamento • sbiancamento "in office" o in poltrona: trattamento della durata complessiva compresa tra i 45 e i 60 minuti. Il principio attivo utilizzato prevalentemente è il perossido d'idrogeno, che, grazie alle sue piccolissime molecole, penetra nello smalto e nella dentina rilasciando radicali liberi con una curva d'azione immediata, cambiando le caratteristiche ottiche del colore dell'elemento dentario. Durante il trattamento il paziente indosserà un "apri-bocca" per proteggere le mucose periorali e una "diga liquida" per proteggere le mucose orali dal gel sbiancante. Spesso, per potenziare l'effetto del gel, viene utilizzata una fonte di luce (la famosa "lampada blu").
• sbiancamento domiciliare: trattamento eseguito con l'ausilio di tray (mascherine) realizzate in laboratorio sull'impronta delle arcate dentarie del paziente. Le mascherine hanno una durata prolungata per giorni (o notti) per più ore al giorno (la durata del trattamento varia in base a valutazioni del professionista). Il principio attivo prevalente è il perossido di carbammide, che ha lo stesso meccanismo d'azione del perossido d'idrogeno, ma con una curva di rilascio più lunga e graduale.
Sicurezza dello sbiancamento dentale e possibili effetti collaterali Ad oggi, qualsiasi prodotto sbiancante utilizzato dal clinico risulta essere sicuro, purché rispettoso della regolamentazione CE; tuttavia il trattamento sbiancante non è privo di effetti indesiderati dovuti sia alla concentrazione di PI rilasciato dal prodotto sbiancante sia al tempo di esposizione continuativo sul dente. L'ipersensibilità dentale transitoria è la reazione avversa più comunemente riportata. Questa è dovuta ai radicali liberi di perossido d'idrogeno che penetrano nello smalto e termina con la degradazione delle molecole nelle ore successive al trattamento.
L'ipersensibilità dentale transitoria è meno frequente nel trattamento sbiancante domiciliare in quanto si ha una percentuale di PH minore. Un altro frequente effetto indesiderato è rappresentato dalla disidratazione delle mucose causata dal perossido di idrogeno a contatto con i tessuti molli della cavità orale. La penetrazione accidentale del prodotto può produrre ustioni dei tessuti molli dovuta ad un'elevata concentrazione del PI contenuto negli sbiancanti in-office. Le ustioni tissutali sono reversibili senza conseguenze a lungo termine se l'esposizione al materiale sbiancante è limitata nel tempo e nella quantità e si risolve spesso nell'immediato con applicazione di prodotti reidratanti locali.
Il clinico effettuerà le valutazioni di ogni singolo caso in modo tale da garantire un trattamento sicuro e che dia il giusto comfort: ogni paziente e quindi ogni sorriso ha delle caratteristiche ed esigenze peculiari che vanno rispettate e trattate con differenti metodi e prodotti per prevenire l'insorgenza di effetti collaterali. Per questo, è sempre bene da parte del paziente non tralasciare nulla durante l'anamnesi, fornendo quante più informazioni possibili per permettere al clinico di determinare un piano di trattamento il più adeguato ed efficace.
Lo sbiancamento dentale effettuato da professionisti resta una procedura odontoiatrica sicura, affrontare le preoccupazioni estetiche e di salute dei propri denti anche attraverso la luce che dona un sorriso sano e luminoso, dona al paziente sicurezza migliorando il benessere emotivo e sociale.
Figura 1: progettazione dei serbatoi per sbiancamento domiciliare in digitale. (foto e progetto realizzati in collaborazione con Od.Giacomo Bertelli). Figura 2: realizzazione delle mascherine su modelli con termoformatrice in laboratorio (foto e progetto realizzati in collaborazione con Od.Giacomo Bertelli). Figura 3 Un mio caso svolto con tecnica di sbiancamento "in office". Figura 4 Un mio caso svolto con tecnica di sbiancamento domiciliare.
BIBLIOGRAFIA - Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea L 342/59 del 22 dicembre 2009; Consiglio Europa Regolamento (CE) n. 1223/2009 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 30 novembre 2009 sui prodotti cosmetici. -OMS 1946; Preambolo alla costituzione dell'organizzazione Mondiale della Sanità come adottato dalla Conferenza Internazionale della Sanità,New York, 19-22 giugno 1946; sottoscritto il 22 luglio 1946 dai rappresentanti di 61 stati. - de Geus JL, Wambier LM, Kossatz S, Loguercio AD, Reis A. At-home vs In-office Bleaching: A Systematic Review and Meta-analysis. Oper Dent. 2016 Jul-Aug;41(4):341-56. doi: 10.2341/15- 287-LIT. Epub 2016 Apr 5. PMID: 27045285.