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Nel 2023 sono 18 milioni gli accessi al Pronto soccorso, 4 milioni evitabili

Sanità Italia

Nel 2023 sono 18 milioni gli accessi al Pronto soccorso, 4 milioni evitabili

La prevalenza degli accessi è caratterizzata da codici triage - dopo valutazione medica - bianchi e verdi (68% dei casi)

Redazione

24 Aprile 2024 19:00

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I Pronto soccorso italiani continuano a essere sovraffollati e in sofferenza e si confermano il grande anello debole del Servizio sanitario nazionale. A confermarlo sono i nuovi dati sulla salute dei Ps italiani pubblicati dall'Agenas, l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali.
Secondo il rapporto Agenas, i Pronto soccorso italiani nel 2023 hanno fatto registrare 18,27 milioni di accessi: di questi, però, oltre 1 su 5 - il 22%, pari a circa 4 milioni - si possono ritenere impropri ed evitabili in quanto sono risultati codici bianchi o verdi alla visita effettuata. Si tratta in genere di maschi in età lavorativa (25-64 anni) che presentano sintomi generici, oppure di bambini tra 0-14 anni.

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Dallo studio emerge anche che 3,5 milioni di cittadini (il 5,8% della popolazione) impiega oltre 30 minuti a raggiungere il posto di emergenza più vicino. Nel dettaglio, l'arrivo al Pronto soccorso più vicino avviene entro 30 minuti nel 94% dei casi ed entro 45 minuti nel 99%. Resta, però, una quota del 5,8% della popolazione che non è in grado di raggiungere le strutture di emergenza entro 30 minuti.
Gli accessi al Pronto soccorso hanno segnato un incremento rispetto al 2022 del 6%, ma restano inferiori rispetto al 2019: quell'anno si raggiunsero i 21 milioni totali. La prevalenza degli accessi è caratterizzata da codici triage - dopo la valutazione medica - bianchi e verdi (68% dei casi).

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Dalla rilevazione, inoltre, emerge che circa il 75% delle strutture di Pronto soccorso registra un numero di accessi sotto gli standard. In particolare, nel 29% dei casi si individuano meno di 15mila accessi annui. Questo, chiarisce Maria Pia Randazzo, responsabile Statistica e Flussi Informativi Agenas, "si può spiegare con il fatto che sul territorio ci sono spesso tanti punti per l'emergenza e questo frammenta molto l'offerta".

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L'afflusso maggiore si riscontra il lunedì dalle 8 alle 12. Sul totale degli accessi al Pronto soccorso, i ricoveri sono il 12% (il 2% tra i codici bianchi e il 5% tra i verdi). Il tempo di permanenza in Pronto soccorso, ovvero i minuti intercorsi tra l'arrivo e la dimissione, si attesta in media a 164 minuti per i codici bianchi e 229 minuti per i verdi, con una situazione molto varia tra le regioni.
Una soluzione che potrebbe migliorare il quadro dei Pronto soccorso italiani, spiega Agenas, sarebbe un maggior impiego delle Case di comunità per la gestione dei pazienti non in emergenza. Le Case di comunità sono previste anche nel Pnrr proprio per incentivare l'assistenza territoriale contro l'ingolfamento di ospedali e Ps. Laddove sono presenti, ha sottolineato Randazzo, "il quadro migliora notevolmente con una riduzione di accessi impropri al Ps".

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