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Mindfulness e zen therapy, le nuove cure per l'acufene

Salute e benessere

Mindfulness e zen therapy, le nuove cure per l'acufene

Un summit di esperti. Tante le cause

Redazione

17 Giugno 2024 16:00

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Oltre il 70% delle persone con problemi d'udito convive con un certo grado di acufene o tinnito. Si tratta di un sintomo e non di una malattia specifica che può però influire notevolmente sulla qualità della vita per via della percezione di ronzii, sibili, o fischi, spesso causati da stress e affaticamento, infezioni dell'apparato uditivo, invecchiamento. Un malessere che va affrontato in maniera olistica con il contributo di professionisti nella terapia della sordità, compresa la terapia audioprotesica, ma anche di esperti in neuropsicologia, geriatria, gnatologia e educazione ritmico-musicale. Se ne parlerà sabato 15 in occasione del primo Wsa Summit, presso l'Hotel NH Veneto a Roma. L'evento, organizzato da Anthea Group e sostenuto da Widex Italia, Sivantos e Acufenia, vuole promuovere una maggiore consapevolezza della complessità del sintomo, favorire la collaborazione tra specialisti di diverse discipline e presentare le ultime ricerche nel campo della diagnosi e trattamento del tinnitus, scatenato da cause diverse.

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"L'acufene, o tinnito, momento dispercettivo del nostro sistema uditivo, secondo la Classificazione Statistica Internazionale delle Malattie e dei Problemi Sanitari Correlati (ICD 10, 1990) è una patologia di competenza otorinolaringoiatrica - spiega Aldo Messina, responsabile scientifico del congresso e specialista in audiologia per il "Regina Margherita" di Palermo- Ma oggi, di comune accezione, piuttosto che una malattia è considerato un sintomo, tanto da sembrare riduttivo delegare ad un singolo specialista il suo inquadramento diagnostico,terapeutico-riabilitativo e prognostico". Spesso legato all'esposizione ai suoni forti, che possono danneggiare le delicate cellule sensoriali presenti nell'orecchio interno, l'acufene può essere associato anche all'eccesso di cerume, alla pressione arteriosa alta e ai disturbi che riguardano i nervi sensoriali. Abitudini come il fumo, il consumo di alcolici o caffeina, come pure l'assunzione di quantità eccessive di acido acetilsalicilico o di antibiotici possono poi aggravare il problema. Tra gli approcci innovativi che verranno presentati al congresso, programmi di mindflulness self compassion, stimolazione sonora e Widex Zen Therapy (WZT), il trattamento basato su counseling, amplificazione, strategie di relax e toni frattali, per aiutare a correggere pensieri e comportamenti disadattivi legati all'acufene, un sollievo dall'ansia e dallo stress. (Ansa)

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