Sanità Italia
La sindrome Mip-C: una nuova complicazione post-Covid?
Ne abbiamo parlato con Matteo Bassetti, uno dei più noti infettivologi italiani
Recentemente, un team di ricerca internazionale ha identificato una nuova sindrome chiamata Mip-C, potenzialmente associata al Covid-19. Questa scoperta ha sollevato preoccupazioni tra i medici e i pazienti, poiché Mip-C potrebbe rappresentare una complicazione aggiuntiva per coloro che hanno contratto il coronavirus.
Per approfondire la questione, abbiamo intervistato telefonicamente il professor Matteo Bassetti, uno dei più noti infettivologi italiani. Durante l'intervista, Bassetti ha spiegato come la Mip-C si manifesti e quali siano le possibili implicazioni per i pazienti.
Prof. Bassetti, potrebbe spiegare cos'è la Mip-C e come è stata scoperta?
"La Mip-C è una sindrome completamente nuova che sembra potenzialmente correlata al Covid. Sono stati ricercatori americani e inglesi che hanno scoperto questa malattia autoimmune. Già conosciuta come Dermatomiosite anti MDA5, è appunto una malattia autoimmune che può colpire pelle, muscoli e polmoni fino a dare poi una malattia polmonare interstiziale che può anche essere gravemente mortale".
Quali sono i sintomi principali della Mip-C e come differiscono da quelli di altre malattie autoimmuni?
"I sintomi principali della Mip-C coinvolgono la pelle, i muscoli e i polmoni. I pazienti possono sviluppare una grave insufficienza respiratoria. Essendo una malattia autoimmune, la Mip-C è difficile da distinguere rispetto ad altre malattie autoimmuni".
Come viene diagnosticata la Mip-C e quali esami sono necessari?
"La diagnosi della Mip-C viene effettuata valutando la presenza di autoanticorpi specifici, in particolare quelli contro la MDA5. Inoltre, i pazienti presentano alti livelli di interleuchina 15, una citochina che può causare infiammazione e fibrosi polmonare".
Qual è l'incidenza della Mip-C tra le persone che hanno avuto il Covid-19?
"Il Covid-19 sembra agire come un trigger per la Mip-C, ovvero una scintilla che innesca la malattia in individui predisposti. Non è il diretto responsabile della sindrome, ma si è riscontrato che molte persone affette da Mip-C avevano avuto anche un'infezione da SARS-CoV-2, anche se lieve. Considerando che il 98% della popolazione è entrato in contatto con il Covid-19, è difficile determinare l'effettiva incidenza della Mip-C legata al virus. Bisogna quindi essere cauti nell'allarmismo".
Ci sono dati specifici sulla popolazione più colpita?
"I dati attualmente disponibili derivano da uno studio scientifico, quindi le informazioni specifiche sulla popolazione più colpita sono limitate. La Mip-C è stata associata al Covid-19, ma non è detto che sia esclusivamente correlata a esso. Potrebbe essere una delle molte malattie autoimmuni che emergono indipendentemente da infezioni virali specifiche. La scoperta ha fatto notizia principalmente a causa del collegamento con il Covid-19, ma è importante considerare che potrebbero esserci altre cause o fattori scatenanti".
La scoperta della Mip-C solleva nuove domande su come il Covid-19 possa influenzare il sistema immunitario a lungo termine. Sebbene i primi studi suggeriscano un possibile legame, sono necessarie ulteriori ricerche per comprendere appieno l'incidenza e la gravità della Mip-C nei pazienti post-Covid.