Dieta mediterranea è un termine coniato all'inizio degli anni 50 dal biologo e fisiologo americano Ancel Keys che analizzò con attenzione l'alimentazione delle popolazioni del bacino del Mediterraneo, confrontandola con quella di altri paesi
Quando si parla di dieta mediterranea, erroneamente si pensa a una dieta ricca di carboidrati, pasta, pane e patate. Niente di più sbagliato!!!Dieta mediterranea è un termine coniato all’inizio degli anni 50 dal biologo e fisiologo americano Ancel Keys che analizzò con attenzione l'alimentazione delle popolazioni del bacino del Mediterraneo, confrontandola con quella di altri paesi.La famosa ricerca Seven Countries Study, gestita da Keys, si basava sul'osservazione delle abitudini alimentari e gli stili di vita di sette paesi (Stati Uniti, Finlandia, Olanda, Italia, Grecia, Giappone e ex Jugoslavia), con l'obiettivo di comprenderne gli effetti sul benessere della popolazione, con un'attenzione particolare sull'incidenza di malattie cardiovascolari.La ricerca durò per decenni e permise di confrontare in modo dettagliato e attento le diverse diete adoperate nei paesi analizzati.La ricerca di Keys permise di dimostrare che uno stile alimentare basato su un consumo di cereali, verdure, frutta, pesce e olio di oliva fosse di gran lunga un’alternativa migliore alle diete tipiche americane e nord europee, troppo ricche di grassi, proteine animali e zuccheri.Purtroppo in paesi come il nostro , l’Italia, l’allontanamento dalle abitutidi alimentari corrette e sane , causa di uno stile di vita frenetico e improntato sul fast food e sui junk food, ha portato nel 2021 la quota di sovrappeso nella popolazione adulta pari al 36,1% (maschi 43,9%, femmine 28,8%), mentre gli obesi l’11,5% (maschi 12,3%, femmine 10,8%), con un trend in costante crescita. Complessivamente, quindi, in Italia si possono stimare in circa 4 milioni le persone adulte obese. (Fonte ISTAT - Ministero della salute)Oggi la dieta mediterranea è diventata Patrimonio Mondiale dell’Unesco come bene immateriale dell’umanità e i suoi principi vengono sintetizzati in una Piramide Alimentare che illustra la quantità e la frequenza degli alimenti da assumere nell’arco della giornata.Alla base della piramide che sintetizza la dieta mediterranea sono distribuiti gli alimenti da consumare più volte al giorno, mentre al vertice troviamo i cibi da limitare durante la settimana.La dieta mediterranea è caratterizzata da una serie di elementi da consumare quotidianamente in proporzioni ben definite, al fine di ottenere una dieta bilanciata che comprende tutti i macronutrienti, distribuiti all’incirca secondo la seguente ripartizione: 60% carboidrati, 25-30% grassi, 10-15% proteine.I cibi che devono essere consumati quotidianamente sono 3 porzioni di cereali non raffinati, come pasta, riso e pane, ma anche farro o avena, 3 porzioni di frutta, 6 porzioni di verdure.Latte e yogurt possono essere utilizzati ogni giorno, mentre i formaggi non andrebbero mangiati più di due volte la settimana.Le proteine vegetali, come quelle contenute nei legumi, sono di gran lunga preferibili a quelle animali. Il consumo di carne, con preferenza verso quelle bianche, è limitato a una o due volte la settimana, mentre è consigliato mangiare pesce dalle 3 alle 4 volte.Per quanto riguarda i grassi, nella dieta mediterranea sono concesse fino a un massimo di 3 porzioni al giorno.Questa alimentazione prevede una riduzione di insaccati, superalcolici, zucchero bianco, burro, formaggi grassi, sale bianco, carne bovina e suina, strutto e caffè. I dolci, invece, sono concessi in occasioni particolari.La dieta mediterranea è considerata un importante fattore di prevenzione di alcune patologie cronico-degenerative la cui incidenza è in crescita nel nostro Paese, come obesità, diabete , malattie cardiovascolari , sindrome metabolica e tumori.Come principio cardine della dieta mediterranea vi è anche la stagionalità, infatti scegliere di acquistare frutta e verdura di stagione ha diversi vantaggi. Questo perché l’ortaggio e il frutto consumato nel suo periodo di maturazione naturale assicura il massimo del contenuto in vitamine, minerali e antiossidanti utili proprio nel periodo dell’anno in cui cresce; ecco quindi che sarà anche più saporito, colorato e profumato. Inoltre scegliere di consumare prodotti di stagione, permette di acquistarli di solito a prezzo inferiore, perché prodotti in maniera più economica. Dott.ssa Maria Elisa LeonardiBiologa e Nutrizionista
Quando si parla di dieta mediterranea, erroneamente si pensa a una dieta ricca di carboidrati, pasta, pane e patate. Niente di più sbagliato!!!
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Dieta mediterranea è un termine coniato all'inizio degli anni 50 dal biologo e fisiologo americano Ancel Keys che analizzò con attenzione l'alimentazione delle popolazioni del bacino del Mediterraneo, confrontandola con quella di altri paesi.
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La famosa ricerca Seven Countries Study, gestita da Keys, si basava sul'osservazione delle abitudini alimentari e gli stili di vita di sette paesi (Stati Uniti, Finlandia, Olanda, Italia, Grecia, Giappone e ex Jugoslavia), con l'obiettivo di comprenderne gli effetti sul benessere della popolazione, con un'attenzione particolare sull'incidenza di malattie cardiovascolari.
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La ricerca durò per decenni e permise di confrontare in modo dettagliato e attento le diverse diete adoperate nei paesi analizzati.
La ricerca di Keys permise di dimostrare che uno stile alimentare basato su un consumo di cereali, verdure, frutta, pesce e olio di oliva fosse di gran lunga un'alternativa migliore alle diete tipiche americane e nord europee, troppo ricche di grassi, proteine animali e zuccheri.
Purtroppo in paesi come il nostro , l'Italia, l'allontanamento dalle abitutidi alimentari corrette e sane , causa di uno stile di vita frenetico e improntato sul fast food e sui junk food, ha portato nel 2021 la quota di sovrappeso nella popolazione adulta pari al 36,1% (maschi 43,9%, femmine 28,8%), mentre gli obesi l'11,5% (maschi 12,3%, femmine 10,8%), con un trend in costante crescita. Complessivamente, quindi, in Italia si possono stimare in circa 4 milioni le persone adulte obese. (Fonte ISTAT - Ministero della salute)
Oggi la dieta mediterranea è diventata Patrimonio Mondiale dell'Unesco come bene immateriale dell'umanità e i suoi principi vengono sintetizzati in una Piramide Alimentare che illustra la quantità e la frequenza degli alimenti da assumere nell'arco della giornata.
Alla base della piramide che sintetizza la dieta mediterranea sono distribuiti gli alimenti da consumare più volte al giorno, mentre al vertice troviamo i cibi da limitare durante la settimana.
La dieta mediterranea è caratterizzata da una serie di elementi da consumare quotidianamente in proporzioni ben definite, al fine di ottenere una dieta bilanciata che comprende tutti i macronutrienti, distribuiti all'incirca secondo la seguente ripartizione: 60% carboidrati, 25-30% grassi, 10-15% proteine.
I cibi che devono essere consumati quotidianamente sono 3 porzioni di cereali non raffinati, come pasta, riso e pane, ma anche farro o avena, 3 porzioni di frutta, 6 porzioni di verdure.
Latte e yogurt possono essere utilizzati ogni giorno, mentre i formaggi non andrebbero mangiati più di due volte la settimana.
Le proteine vegetali, come quelle contenute nei legumi, sono di gran lunga preferibili a quelle animali. Il consumo di carne, con preferenza verso quelle bianche, è limitato a una o due volte la settimana, mentre è consigliato mangiare pesce dalle 3 alle 4 volte.