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Il benessere a scuola tra le parole

La cura e il prendersi cura attraverso la parola, l'arte e la scrittura

Il benessere a scuola tra le parole

Uno straordinario viaggio esperienziale/laboratoriale, pensato dalla direzione sensibile e illuminata del C.I.R.S., sedi di Messina e Palermo, insieme alla collaborazione progettuale di esperti nell'ambito della scrittura creativa.

Antonella Ballacchino

12 Settembre 2024 14:42

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Quando parliamo di benessere compiamo un'associazione quasi automatica con il mondo della medicina, del corpo e comunque della salute in generale. Oggi si parla tanto di benessere psico-fisico e dunque pian piano ci spostiamo su direzioni impalpabili e tangibili ma fortemente connesse.

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La sensorialità legata al pensiero, la sinestesia del vivibile.
Ma ci siamo mai chiesti se per il raggiungimento del "benessere" occorra spaziare su dimensioni molteplici e poliedriche? E dove occorre cercarlo questo fantomatico stato del benessere? Occorre cercarlo oppure crearlo? Usufruirne o donarlo? Servono soltanto terapie farmacologiche o chirurgiche o servono le emozioni?

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La parola Ben - Essere possiede due piloni fondamentali, il Bene e l'Essere, in mezzo esiste un ponte infinito di realtà, di luoghi, di persone, di pensieri e di Parole. Occorre imparare ad attraversarlo, a conoscerlo.
Sentirsi bene significa tante cose, stare bene altre ancora, costruire il bene dell'altro, perché questo possa "Sentire", assume significati ancora ulteriori.
Oggi tratteremo di come si possa raggiungere il benessere a scuola e come la potenza della Parola e della Poesia possano costruire strade emotive e di pensiero positivo.

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Lo racconteremo prendendo ad esempio uno straordinario viaggio esperienziale/laboratoriale, pensato dalla direzione sensibile e illuminata del C.I.R.S., nello specifico delle sue sedi di Messina e Palermo, insieme alla collaborazione progettuale di esperti nell'ambito della scrittura creativa.
Un progetto pionieristico per una scuola, apparentemente, dedicata esclusivamente all'acquisizione di nozioni tecnico-professionali. Una scuola che tocca capillarmente, con le sue numerose sedi, tutta la Sicilia, pronta ad offrire possibilità concrete senza mai dimenticare la dimensione intima, personale e sociale di ciascun allievo.

E' stato edificato un laboratorio di scrittura poetica creativa dentro le aule del C.I.R.S., della durata di un anno, con incontri mensili, allo scopo di porre i ragazzi in una dimensione umana e umanistica, imbibita di emozioni e incontri. Il gioco con le parole intrecciato alla conoscenza di testi poetici e brani musicali, è divenuto traino per conoscere se stessi, gli altri e non averne paura o disagio.
Dentro un mondo tanto virtuale e plastificato, soprattutto post COVID, i ragazzi trasudano limiti emozionali enormi, hanno timore di toccarsi, di guardarsi, persino di scrivere i propri pensieri. Ed è cosi che il progetto del C.I.R.S. "Circondiamoci di Sogni" ha voluto scrutare le enormi potenzialità dei propri allievi, dando loro spessore umano, voce, importanza.

Tra penne, colori, cut up, musica, lacrime, braccia pronte a stringersi e occhi pronti a penetrarsi, la scuola dei mestieri non è più soltanto un'opportunità formativa - lavorativa contro la dispersione scolastica ma rappresenta il volano per la ricerca di un'umanità spesso perduta, di un sogno spesso soppresso da un'adultità certamente decontestualizzata.
I legami senza fili, fortissimi, tra i docenti, gli allievi, i direttori, la poesia e le parole, hanno reso enorme la rete della bellezza e dunque del benessere a scuola. I ragazzi durante quelle ore "stavano bene", valicavano ostacoli, imparavano sognando.
Il mondo scolastico è un grande contenitore di possibilità e non è soltanto un luogo dove transitare per qualche anno. Può determinare l'imprinting più potente nell'arco della vita di ciascuno. Insegnare, attraverso queste attività, lo stupore, i sentimenti, i valori dovrebbe rappresentare la mission irrinunciabile di ogni scuola, in una visione didattica alternativa sicuramente più incisiva.

Il C.I.R.S. ha saputo farlo egregiamente e ha visto l'impegno audace, attivo e di squadra degli insegnanti di italiano, di collaboratori esperti esterni e di un editore attento e sensibile, Antonino Armenio, pronto a pubblicare la storia di questo viaggio, racchiudendolo poi, dentro la sua copertina donata dall'artista Lillo Giuliana.

In attesa della pubblicazione, a Voi lettori il book trailer.

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