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Fuoco di sant'Antonio: sintomi, cause e come calmare il dolore

Salute e benessere

Fuoco di sant'Antonio: sintomi, cause e come calmare il dolore

E' un'eruzione cutanea causata dal Varicella-Zoster-Virus (VZV), appartenente alla famiglia degli Herpes virus

Redazione

28 Giugno 2024 10:00

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Comunemente noto come fuoco di sant'Antonio, l'Herpes Zoster è un'eruzione cutanea causata dal Varicella-Zoster-Virus (VZV), appartenente alla famiglia degli Herpes virus: come si può intuire dal nome, è lo stesso virus che provoca la varicella in età pediatrica. Il virus è capace di rimanere inattivo nel tessuto nervoso (per esempio nei nervi cranici o nel midollo spinale) ed è possibile che si riattivi ad anni di distanza, scatenando l'herpes zoster, comunemente definito Fuoco di sant'Antonio. Si stima che circa il 90% della popolazione italiana abbia contratto la varicella almeno una volta nella vita (in genere nell'infanzia), tra questi il 10% decenni più tardi avrà una recidiva con una riattivazione del virus sotto forma di herpes zoster.

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La principale manifestazione dell'Herpes Zoster (o Fuoco di Sant'Antonio) è una dolorosa eruzione cutanea somigliante a una placca allungata, ricoperta di vescicole, che compare in genere su un lato del corpo, più di frequente del torace o dell'addome, ma che può presentarsi ovunque, viso e occhi compresi. Pur non essendo una condizione che mette a rischio la vita del paziente, può essere particolarmente dolorosa e protrarsi per 2-4 settimane.

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Ne parliamo con la dottoressa Alessandra Narcisi, dermatologa di Humanitas.
Il fuoco di sant'Antonio è contagioso? Ecco le cause e come si trasmette.
Come già accennato, a causare il fuoco di sant'Antonio è il virus varicella-Zoster, della famiglia degli Herpes Virus.
La prima volta che entra in contatto con l'organismo, spesso in età infantile, questo virus scatena la varicella. Anche se il sistema immunitario solitamente riesce a fronteggiare la prima malattia, il virus rimane nell'organismo in stato "dormiente" all'interno di raggruppamenti di cellule nervose posti lungo il decorso dei nervi e noti come gangli nervosi. Può permanere in tale stato per tutta la vita oppure, in genere dopo diversi anni, l'agente virale può riattivarsi e, spostandosi lungo i nervi, raggiungere la superficie cutanea dove determina la comparsa del Fuoco di Sant'Antonio.

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L'aver contratto la varicella durante l'infanzia non porta necessariamente allo sviluppo del fuoco di sant'Antonio in età adulta. La riattivazione del virus, infatti, non è la regola; quando succede, comunque, in genere si ha un solo episodio di Herpes Zoster o al massimo due; è raro che si verifichi più volte.

All'origine di una riattivazione del virus in forma di fuoco di sant'Antonio si ritiene ci sia un improvviso abbassamento delle difese immunitarie, che può a sua volta essere dovuto a:
- severo stress psico-fisico;
- determinati trattamenti farmacologici;
- patologie che colpiscono il sistema immunitario;
- eccessiva esposizione ai raggi solari;
- anzianità.

Chi ha sviluppato l'Herpes Zoster è contagioso, può quindi trasmettere il virus a quanti nella loro vita non hanno mai contratto il virus varicella-zoster, quindi persone che non hanno mai avuto la varicella né che si sono vaccinate contro di essa: la trasmissione avviene tramite il contatto diretto con le vescicole aperte, che contengono il virus. Chi entra in contatto con il virus, poiché si tratta del primo incontro, non svilupperà a sua volta il fuoco di sant'Antonio, ma la varicella.

Per questo motivo, chi sviluppa un episodio di Herpes zoster è invitato, fino a quando non è più contagioso (ovvero fino a quando l'ultima vescicola non si è seccata), ad evitare di condividere asciugamani, accappatoi e indumenti con altre persone, a stare a casa e a non frequentare luoghi pubblici e svolgere attività che possano favorire la trasmissione del virus, come andare in piscina o praticare sport di contatto.

Quali sono i sintomi del fuoco di sant'Antonio?
Sono sintomi caratteristici dell'Herpes Zoster:
- Presenza di un'area cutanea eritematosa dalla forma allungata, simile a una fascia, e ricoperta di vescicole pruriginose e piene di liquido, come quelle della varicella.
- Dolore forte, bruciante e lancinante
Mal di testa
Febbre
Brividi
- Dolori di stomaco
Spossatezza

Fuoco di sant'Antonio: come si effettua la diagnosi?
Nella maggior parte dei casi per la diagnosi di Herpes Zoster è sufficiente la visita medica, con l'esame visivo dell'eruzione cutanea, che ha solitamente caratteristiche ben distinguibili da parte del medico. Quest'ultimo, inoltre, rivolge di solito alcune domande al paziente, per esempio informandosi su un eventuale passato episodio di varicella e, sulla presenza di eventuali sintomi particolari prima della comparsa delle vescicole.

In alcuni rari casi, se i sintomi non sono chiari (per esempio non è presente alcuna eruzione cutanea oppure è molto più estesa del previsto), il medico può fare affidamento su alcuni esami di laboratorio.

Il più comune è un esame del sangue che ricerca gli anticorpi IgM (quelli che il corpo produce immediatamente per contrastare l'agente virale) legati alla presenza del virus Varicella Zoster. Va però precisato che in soggetti con il sistema immunitario indebolito la produzione di anticorpi può risultare limitata e quindi i test di ricerca anticorpale potrebbero risultare negativi anche in presenza di riattivazione del virus.

Si può comunque anche cercare direttamente il virus in un campione di liquido  prelevato dalle vescicole.
Fuoco di sant'Antonio: come si cura
Il Varicella-Zoster-Virus colpisce chi non è stato vaccinato in età infantile. Quando da adulti o anziani il virus si è riattivato come Herpes Zoster, la guarigione avviene in modo spontaneo.
Il fuoco di Sant'Antonio può essere molto doloroso e pruriginoso e pertanto può essere di aiuto il trattamento farmacologico per calmare il dolore.

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