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Sicilia. Emergenza idrica a Caltanissetta: l'opposizione esige azioni decisive e denuncia le incompletezze delle infrastrutture
"Cosa sta facendo il governo regionale? Quali sono gli investimenti in infrastrutture? La Regione ha chiara la portata del problema?" Domande che restano, al momento, senza risposta
Durante la conferenza stampa del 2 settembre, indetta dai gruppi di opposizione, la consigliera comunale Annalisa Petitto ha lanciato un duro attacco contro il governo regionale guidato da Renato Schifani, accusato di gestire in maniera inefficace l'emergenza idrica che sta colpendo la Sicilia e in particolar modo Caltanissetta. La situazione è particolarmente critica a Blufi, dove la diga incompiuta è diventata simbolo di una serie di opere mai completate che aggravano ulteriormente la crisi.
Durante l'incontro, Petitto ha annunciato l'intenzione di inviare una diffida pubblica al governo regionale. L'accusa è chiara: l'emergenza idrica non può essere risolta con semplici soluzioni tampone. "Non possiamo continuare a gestire questa crisi con interventi parziali e insufficienti", ha dichiarato Petitto, sottolineando come l'emergenza idrica sia ormai diventata una scusa per nascondere le mancanze strutturali della Regione.
La diga di Blufi è stata al centro delle critiche. Un video di denuncia girato presso il sito è stato descritto come una provocazione per mettere in luce il degrado di una struttura mai completata. "Blufi è il simbolo di ciò che non funziona in Sicilia", ha affermato Petitto, evidenziando come l'assenza di questa infrastruttura comprometta l'intero sistema di gestione delle risorse idriche nella regione. La situazione è tale che molte dighe, anche quelle che esistono, non sono collaudate, limitando la loro capacità di invaso al 40%.
La conferenza stampa ha visto una serrata contestazione al governo regionale, con i gruppi di opposizione che chiedono interventi concreti. Tra le proposte avanzate, vi è quella del consigliere Roberto Gambino in merito alla nomina di un commissario con poteri straordinari, simili a quelli assegnati al sindaco di Genova per la ricostruzione del ponte Morandi.
Il consigliere Gambino ha sottolineato, inoltre, la necessità di invitare il governo regionale a prendere piena responsabilità della crisi in atto. "Il nostro obiettivo è semplice: tutte le infrastrutture incompiute devono essere portate a termine", ha affermato Gambino, rimarcando l'urgenza di collaudare le dighe esistenti per aumentarne la capacità di invaso.
Nel frattempo, i commercianti hanno organizzato una manifestazione davanti alla sede di Caltaqua, l'azienda incaricata della distribuzione dell'acqua, esprimendo il loro malcontento per l'assenza di soluzioni concrete e di una pianificazione chiara da parte delle autorità competenti.
Il consigliere Cancelleri ha criticato le misure temporanee adottate fino ad ora, sottolineando che esse non risolvono il problema a lungo termine. "Grazie a un pozzo, avremo acqua per altri 4-5 giorni, ma poi?" ha chiesto, mettendo in luce l'urgenza di interventi strutturali e duraturi.
Le critiche non risparmiano nemmeno la governance del servizio idrico in Sicilia. Il consegliere Vagginelli, ha posto domande cruciali: "Cosa sta facendo il governo regionale? Quali sono gli investimenti in infrastrutture? La Regione ha chiara la portata del problema?" Domande che restano, al momento, senza risposta.
In conclusione, l'opposizione si dice determinata a continuare la propria battaglia fino a quando non verranno adottate misure concrete per risolvere la crisi idrica a Caltanissetta. "Auspichiamo che il presidente Schifani e i vertici della cabina di regia si presentino. Se non verranno loro, andremo noi", ha dichiarato Petitto, ribadendo la determinazione a continuare la lotta fino a quando non verranno adottate soluzioni concrete e definitive. La crisi idrica a Caltanissetta non è solo una questione di emergenza temporanea, ma un problema strutturale che richiede interventi urgenti e risolutivi.