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Crisi idrica sempre più grave in Sicilia. Sommatino (CL), Caltaqua ottiene l'autorizzazione sanitaria per utilizzare l'acqua di un pozzo in contrada Draffù
Siccità in Sicilia sempre più grave. L'utilizzo dei pozzi è una fioca luce in fondo al tunnel. Nei prossimi mesi saranno attivati anche altri due pozzi che fanno sperare in un miglioramento della situazione
Continuiamo a interessarci della crisi idrica che sta colpendo la Sicilia e che, in qualche modo, riguarda l'Italia Tutta.
Abbiamo iniziato questo viaggio nella drammatica situazione nella quale si trova a vivere la nostra terra e, oggi, il focus sarà sull'entroterra: il Nisseno.
La siccità in Sicilia è sempre più grave. È scomparso un altro bacino, il terzo dall'inizio dell'emergenza: dopo Pergusa, Ogliastro, adesso anche il lago Fanaco non c'è più, mentre il Rubino è dimezzato. La notizia inviata alla nostra redazione da Caltaqua, che riportiamo di seguito, ci fa vedere una fioca luce in fondo al tunnel.
CALTANISSETTA, 18 LUGLIO 2024 - Un altro importante intervento va in porto nell'ambito del piano di potenziamento delle infrastrutture del Gestore a servizio della distribuzione per contrastare l'acuta crisi idrica che ormai da tempo sta colpendo larghissima parte della Sicilia e il territorio nisseno in maniera specifica.
Caltaqua - Acque di Caltanissetta SpA, gestore del servizio idrico integrato per il territorio della provincia di Caltanissetta, ha infatti ottenuto dall'Azienda Sanitaria Provinciale l'autorizzazione sanitaria per l'utilizzo dell'acqua emunta da un pozzo, situato in contrada Draffù, per l'utilizzo di circa 2-3 litri al secondo a beneficio del comune di Sommatino.
Anche in questa occasione la proficua sinergia tra Gestore e Istituzioni è risultata decisiva: il pozzo in questione, infatti, ricade in territorio di Caltanissetta ed in tal senso l'attuale Amministrazione Comunale del capoluogo ha fornito la massima, celere e fattiva collaborazione nello svolgimento di ogni necessario adempimento burocratico.
L'intervento realizzato dal Gestore ha riguardato anche l'approntamento di un'area di salvaguardia assoluta e l'effettuazione delle opere idrauliche di interconnessione con la condotta del fornitore di sovrambito Siciliacque attraverso la quale l'acqua emunta dal pozzo arriverà al serbatoio comunale di Sommatino.
Grazie sempre alla fattiva collaborazione instaurata con l'Amministrazione Comunale di Sommatino guidata dal sindaco Salvatore Letizia, sono stati individuati altri due pozzi che sarà possibile attivare nei prossimi mesi. Il primo sarà il pozzo "campo sportivo": il progetto (un investimento da 420mila euro) prevede la realizzazione della relativa area di salvaguardia assoluta, l'esecuzione delle opere idrauliche e la posa di una condotta di adduzione sino al serbatoio comunale. Il secondo intervento prevede la realizzazione del pozzo "casa Barone" con relativa area di salvaguardia assoluta, opere idrauliche e condotta di collegamento sino al serbatoio comunale (un investimento da 120mila euro).
A regime, una volta completato tutto l'iter tecnico burocratico, grazie a questi nuovi pozzi sarà possibile incrementare le risorse a disposizione di ulteriori 4-5 litri al secondo.
Anche questi interventi - completati e programmati - relativi al Comune di Sommatino rientrano tra le diverse azioni previste da Caltaqua nell'ambito del più ampio piano di interventi straordinari provinciale, che è stato inviato per il relativo finanziamento, di concerto con l'ATI di Caltanissetta, alla Cabina di Regia Regionale per l'emergenza idrica.
La crisi idrica in Sicilia prosegue dal 2023, cosa che ha spinto la Regione già a marzo ad approvare lo stato di emergenza fino al 31 dicembre 2024. Una situazione che, complici le scarse precipitazioni che ci sono state, non è di certo migliorata. Le prime misure che sono state adottate a gennaio hanno previsto un razionamento dell'acqua potabile tra 10% e il 45% in molti comuni. Partita dalla provincia di Palermo, la misura è stata poi estesa in quindici comuni della provincia di Trapani e poi in un centinaio di altri comuni tra la provincia di Agrigento e Caltanissetta, arrivando a coinvolgere circa un milione di persone.