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Crisi idrica, Caltaqua avvia campagna di sensibilizzazione

Salute e benessere

Crisi idrica, Caltaqua avvia campagna di sensibilizzazione

Quali sono i principali benefici del risparmio dell'acqua per il benessere individuale e collettivo? 

Roberta Barba

25 Maggio 2024 15:30

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Acqua: risorsa vitale per l'umanità, gli animali e l'ecosistema. La sua importanza è fondamentale per la sopravvivenza e il benessere di tutti gli esseri viventi sulla Terra. Tuttavia, ci troviamo di fronte a una crescente crisi legata alla sua disponibilità e gestione. Per affrontare questa sfida, è essenziale promuovere un utilizzo responsabile delle risorse idriche. Ciò implica ridurre gli sprechi, migliorare l'efficienza nell'uso dell'acqua e adottare pratiche sostenibili nella gestione delle risorse idriche.
Caltaqua, consapevole di questa problematica, ha avviato una campagna di sensibilizzazione mirata a educare e coinvolgere la comunità sull'importanza di preservare l'acqua. Per comprendere meglio questa iniziativa, abbiamo posto alcuni interrogativi a Caltaqua. Di seguito, una panoramica più approfondita dei quesiti a cura della divisione Comunicazione & Marketing di Caltaqua.

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Quali sono i principali benefici del risparmio dell'acqua per il benessere individuale e collettivo? 
Partiamo da un presupposto: l'acqua non è una risorsa disponibile in maniera illimitata. A ciò si aggiunga che la situazione di accesso all'acqua è connotata da significative disuguaglianze. Si stima che nel mondo circa 2,2 miliardi di persone (e questo è l'anno in cui si stima che la popolazione mondiale oltrepasserà la soglia degli 8 miliardi) non hanno accesso sostanzialmente ad acqua potabile; 4,2 miliardi di persone sono prive di sistemi di purificazione sicuri mentre il 40% delle abitazioni è privo di impianti per il lavaggio delle mani. Uno scenario globale, questo evidenziato dai più recenti studi, nel quale si inserisce la prospettiva per l'Europa di vedere crescere la popolazione alle prese con penuria di acqua disponibile sino a sfiorare la soglia dei 300 milioni di persone (oggi sono circa 85 milioni). Una tendenza che investe in maniera particolare i Paesi del Mediterraneo e tra questi l'Italia.
E cosa voglia dire non avere acqua a sufficienza lo stiamo già sperimentando in questo scorcio di primavera in Sicilia con una crisi idrica di vaste proporzioni che sta inevitabilmente incidendo anche sulla quotidianità di ciascuno. Basterebbe, dunque, solo questa "fotografia" per spiegare come il risparmio idrico sia sempre una best practice alla quale nessuno - singolo cittadino o comunità che sia - possa sottrarsi: un oculato utilizzo delle risorse idriche, che metta al bando sprechi e consumi impropri, vuol dire dare concretamente una mano a salvaguardare sempre più delicati equilibri ambientali con evidenti benefici per la collettività e i singoli. Non bisogna poi dimenticare che emungere, pompare, trasportare e distribuire l'acqua sino al rubinetto di casa ha anche costi energetici, per cui risparmiare l'acqua vuol dire anche ridurre le emissioni inquinanti causate dall'impiego di energia elettrica. Caltaqua - Acque di Caltanissetta S.p.A., nella sua qualità di gestore del servizio idrico integrato per il territorio della provincia di Caltanissetta, ha da sempre posto straordinaria attenzione al tema della sostenibilità e di un appropriato impiego delle risorse idriche attraverso azioni di sensibilizzazione rivolte all'utenza e la continua innovazione tecnologica che, ad esempio, ha portato già da tempo all'adozione di un sistema di telecontrollo dei principali nodi idraulici della propria rete che consente monitoraggi costanti e interventi celeri in caso di criticità sulle reti.

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Quali sono alcune azioni pratiche che le persone possono intraprendere per ridurre il consumo di acqua nella loro vita quotidiana?
Il nostro motto è "Consumare acqua responsabilmente, un impegno di tutti". Sul nostro sito istituzionale www.caltaqua.it abbiamo addirittura scelto che questo nostro slogan - che al tempo stesso è una vera e propria mission che vorremmo fosse quanto più largamente condivisa - sia il primo contenuto disponibile assieme a una serie di piccole e facili indicazioni che ci indirizzano verso quel percorso di consumo responsabile lungo il quale camminiamo ormai da tempo. E quindi: utilizzare la lavastoviglie preferibilmente a pieno carico; lavare frutta e verdura utilizzando un recipiente così che l'acqua utilizzata possa essere reimpiegata per  annaffiare le piante; non lasciare il rubinetto aperto ininterrottamente mentre si insaponano le stoviglie, ci si lava i denti o ci si rade utilizzando così l'acqua corrente solo per le operazioni di risciacquo; preferire la doccia all'immersione nella vasca da bagno; installare i frangigetto nei rubinetti; controllare e manutenere con adeguata periodicità la tenuta delle condotte e degli impianti idrici di casa; utilizzare per i wc scarichi a doppia via; chiudere precauzionalmente il rubinetto generale dell'acqua in caso di prolungate assenze da casa. Sono tutte piccole e semplicissime azioni pratiche che faremmo bene tutti ad adottare nella nostra quotidianità. In questo modo si stima che si possa arrivare a risparmiare circa 40 litri di acqua al giorno per persona.

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Come possono le famiglie e le comunità risparmiare acqua senza sacrificare il proprio comfort e benessere?
Un utilizzo responsabile e consapevole delle risorse idriche non è alternativo al benessere e al comfort che dà l'acqua. È per prima cosa sul piano culturale che abbiamo necessità di ragionare. Il paradigma da usare non può essere quello di un uso disinvolto di una risorsa che magari sino a qualche tempo fa avevamo percepito come sostanzialmente infinita.  Ecco perché il richiamo a un utilizzo responsabile, privo di eccessi, sprechi e usi non appropriati (ad esempio, mediamente per lavare un'autovettura occorrono 150 litri d'acqua…) sono il primo passo da compiere. Un prezioso alleato in casa è l'innovazione tecnologica. La domotica applicata a un intelligente ed efficiente impiego dell'acqua è ormai realtà più che collaudata: si va dai rubinetti con sensore che erogano l'acqua quando rilevano la presenza delle mani, alle docce intelligenti che regolano flusso e temperatura dell'acqua passando per i sistemi di recupero dell'acqua piovana da utilizzare nei servizi igienici e per gli utilissimi sensori che rilevano in tempo reale anche la più contenuta delle perdite idriche consentendo interventi di riparazione tempestivi. Caltaqua, da parte sua, in questo ambito ha scommesso in maniera convinta sull'adozione dei contatori intelligenti, smart meter con tecnologia di ultima generazione e di assoluta affidabilità muniti di moduli rado che consentono la telelettura da remoto dei consumi idrici sia in uscita dai serbatoi comunali sia di tutti i contatori idrici degli utenti con ricadute molto positive sul servizio reso a questi ultimi. Infatti, tra le varie opportunità previste, è possibile individuare tempestivamente i consumi anomali all'impianto privato causati da perdite interne. La telelettura, inoltre, consente anche di emettere le fatture periodiche con riferimento ai consumi reali e non a quelli stimati.

Quali sono le sfide più comuni che le persone affrontano nel tentativo di ridurre il consumo di acqua e come possono superarle? 
Tutti i tentativi, tutti gli stratagemmi (leciti), tutte le ricette escogitate per ridurre i consumi di acqua sono tenuti assieme da un unico filo, quello del buon senso.  Il risparmio idrico richiede una vera e convinta adesione ad un modo maturo di concepire l'uso dell'acqua legato all'effettivo e corretto utilizzo che se ne deve fare. Avere sempre ben chiaro che si tratta di una risorsa preziosa, che ogni singola goccia ha un suo valore preciso e un peso che varia a seconda della contingenza: in un periodo simile in Sicilia, ad esempio, la soglia di attenzione va decisamente innalzata nella consapevolezza che anche il più piccolo e apparentemente innocuo (che, in effetti, tale non lo è mai) degli sprechi rischia di appesantire oltremodo un bilancio che difficilmente si riesce a far quadrare tra risorse disponibili ed esigenze della popolazione. Si dice che le crisi, una volta che si riesce a venirne fuori, fortifichino e aiutino a guardare avanti con nuovo slancio e fiducia: ecco che la prima sfida da affrontare e vincere è proprio quella di cambiare approccio e sostituire al vecchio modello più autoreferenziale, basato sul soddisfacimento esclusivo (o quanto meno prioritario) delle proprie aspettative, quello contemporaneo che privilegia una visione più collettiva che faccia leva sulla condivisione delle esigenze. Una filosofia che Caltaqua ha fatto propria mettendo in campo iniziative di sensibilizzazione rivolte in maniera specifica al mondo della scuola, dell'università e della formazione con iniziative mirate rivolte ai più giovani e tutte confluite all'interno dell'area Caltaquacampus.

In che modo il risparmio dell'acqua può contribuire a preservare e proteggere l'ambiente e gli ecosistemi acquatici?
La gestione sostenibile delle risorse idriche è una sfida globale che richiede azioni concrete, concertate e innovative su larga scala. In questo ambito la dimensione locale del singolo intervento si deve armonizzare con la visione strategica internazionale nella piena consapevolezza che la partita che si gioca in ogni singolo territorio coinvolge anche quelli geograficamente più distanti. Un approccio che si ritrova anche tra i 17 obiettivi - tra di loro interconnessi - dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite, il sesto dei quali punta a garantire l'accesso universale all'acqua potabile e ai servizi igienici, migliorare la gestione sostenibile delle risorse idriche e proteggere gli ecosistemi acquatici. Si tratta di una serie di obiettivi specifici volti tra l'altro a ridurre al minimo gli scarichi di sostanze chimiche e materiali pericolosi; aumentare considerevolmente l'efficienza nell'uso dell'acqua in tutti i settori e a garantire i prelievi e le forniture di acqua dolce per affrontare la carenza idrica, entro il 2030;  proteggere e ripristinare gli ecosistemi legati all'acqua, operazione quest'ultima che richiede l'adozione di un approccio integrato che tenga  conto delle interconnessioni tra gli usi dell'acqua e gli impatti ambientali, sociali ed economici. Anche in questo caso Caltaqua ha scelto di rivolgersi in maniera particolare ai più giovani, ai figli ai quali lasceremo un mondo che abbiamo ricevuto in prestito dai nostri genitori, producendo un quaderno educativo che con brevi testi ed efficaci messaggi grafici porta alla scoperta (o riscoperta) di concetti come economia circolare, impronta idrica, scurezza e sostenibilità che sono ormai entrati a pieno titolo nel nostro lessico quotidiano. 

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