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Covid, torna l'obbligo di mascherina per entrare in ospedale

Sanità Italia

Covid, torna l'obbligo di mascherina per entrare in ospedale

I direttori sanitari di alcuni ospedali italiani hanno imposto l'uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie nei reparti più a rischio della propria struttura, visto che la circolare ministeriale lo prevede

Redazione

17 Ottobre 2024 10:30

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Torna la mascherina negli ospedali italiani. Per il momento in alcuni, non tutti, ma da Nord a Sud (da Brescia alla Campania) molte regioni preferiscono prevenire il problema Covid. 

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Obbligo della mascherina in molte regioni. Come previsto dall'ultima circolare Covid, i direttori degli ospedali italiani possono decidere di reintrodurre l'obbligo della mascherina per l'ingresso o per alcuni reparti sensibili. Con l'arrivo del freddo e l'aumento dei virus respiratori, dall'influenza al Covid, alcun comuni come quello di Brescia hanno deciso di ripristinare l'obbligo di indossare i dispositivi di protezione Ffp2 per visitatori, accompagnatori e caregiver in tutti i reparti. In queste settimane in molte regioni del Paese, come ad esempio in Campania, sono state diramate indicazioni per gli ospedali per l'utilizzo dei dispositivi di protezione soprattutto per i reparti a rischio. " L'aspetto epidemiologico è importante ma di più lo è la consapevolezza dei cittadini nello scegliere comportamenti adeguati", afferma all'Adnkronos Salute Federsanità Anci. 

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La circolare del Ministero. L'obbligo delle misure anti-Covid, come quello delle mascherine nei reparti con fragili era decaduto a luglio di quest'anno. La circolare del ministero della Salute apriva però alla discrezionalità dei direttori sanitari che possono "valutare l'opportunità di disporre l'uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie nei diversi contesti della propria struttura, tenendo conto della diffusione dei virus a trasmissione aerea, delle caratteristiche degli ambienti nonché della tipologia di pazienti, lavoratori o visitatori che li frequentano, in funzione del livello di rischio di infezione e/o trasmissione". 

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