Salute e benessere
Avvelenamento da sole: sintomi, cos'è e la differenza con l'insolazione
È una forma più grave di scottatura e può avere conseguenze sulla pelle e non solo
Pensando all'avvelenamento ci immaginiamo quello provocato dal cianuro, dall'arsenico, quello causato da funghi, piante o tossine come il botulino. Ma anche il sole può causare un vero e proprio "avvelenamento". Non letale in questo caso, ma comunque grave.
Proviamo a definire cosa sia l'avvelenamento da sole. Non è altro che una forma molto grave di scottatura che arriva a danneggiare anche lo strato più profondo della nostra cute composto da proteine come collagene ed elastina. Alla classica irritazione e arrossamento dovuti alla scottatura, infatti, si possono aggiungere bolle e gonfiore, ma non solo: i sintomi più comuni (che possono variare di intensità) comprendono stordimento, disidratazione, brividi, mal di testa, febbre e anche vomito, dolore diffuso. I sintomi, che ricordano quelli dell'insolazione, data dagli effetti delle radiazioni ultraviolette e infrarosse sulla testa e sui vasi cerebrali, in base al grado di intossicazione, possono essere più o meno sopportabili.
Le scottature solari, invece, sono lesioni che interessano lo strato più superficiale della pelle, provocate da un'esposizione ai raggi del sole eccessiva rispetto alla tolleranza del soggetto e sono provocate da una sovraesposizione della cute ai raggi ultravioletti (UV).
Le persone più esposte al rischio di avvelenamento da sole sono quelle con tonalità della pelle più chiare, maggiormente suscettibili anche alle semplici scottature. Questo perché sono meno fornite del pigmento di melanina che filtra gli effetti dell'esposizione ai raggi UV, come spiegano gli esperti. In caso di avvelenamento da sole è fondamentale mettersi all'ombra, mantenersi idratati e applicare impacchi freddi, evitando di appoggiare ghiaccio direttamente sulla pelle.
Nei giorni successivi è possibile anche utilizzare creme all'aloe vera per aiutare a ridurre il dolore sulle zone interessate. Per il proprio bene e per evitare problemi anche seri, come il tumore della pelle, non bisogna mai esporsi ai raggi solari senza avere applicato una protezione adeguata al proprio tipo di epidermide. Questa regola vale anche quando il cielo è coperto o sembra tale. Inoltre, è bene non uscire negli orari più caldi della giornata, ossia dalle 11:00 del mattino alle 16:00 nelle giornate normali, che diventano le 18:00 in caso di bollino rosso o allerta 3 nelle ondate di calore.