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Aulss1 Veneto: Quarto appuntamento del ciclo di convegni "Salute oltre la città. Soluzioni innovative per la sanità di montagna". Gestire la complessità
11 aprile 2025, dalle 9.00 alle 17.00, al teatro comunale "Dino Buzzati" di Belluno

Si terrà venerdì 11 aprile 2025, dalle 9.00 alle 17.00, al teatro comunale "Dino Buzzati" di Belluno, il quarto appuntamento del ciclo di convegni "Salute oltre la città", promosso dall'ULSS 1 Dolomiti per approfondire soluzioni innovative per la sanità di montagna. Dopo le esperienze dello scorso anno a Feltre (19 gennaio 2024), Pieve di Cadore (10 maggio 2024) e Agordo (8 novembre 2024), questo nuovo incontro, dal titolo "Soluzioni innovative per la sanità di montagna. Gestire la complessità", con il patrocinio della Regione Veneto,rappresenta l'atto finale del percorso ed un'importante occasione di confronto tra professionisti, amministratori locali e comunità per affrontare le sfide specifiche dei territori più periferici.
La lezione magistrale introduttiva sarà tenuta da Marco Del Vecchio, dell'Università Bocconi, e verterà sul tema del garantire l'eccellenza sanitaria nelle aree interne. La Regione Veneto sarà rappresentata dal direttore della programmazione sanitaria dell'area sanità e sociale Romina Cazzaro.
Un anno di confronto per soluzioni concrete
Nel corso dell'anno, oltre 200 tra professionisti sanitari, amministratori locali e rappresentanti del volontariato hanno contribuito a individuare soluzioni per affrontare al meglio le criticità delle aree interne, segnate da spopolamento, distanze geografiche e difficoltà di accesso ai servizi.
Grazie ai gruppi di lavoro interdisciplinari, il dibattito ha portato alla definizione di proposte operative, tra cui il potenziamento della telemedicina, nuovi programmi di prevenzione e modelli innovativi di assistenza domiciliare, che l' ULSS 1 ha implementato nel corso dell'anno.
«Questo convegno non è solo un momento di riflessione, ma la dimostrazione che il dialogo tra istituzioni, professionisti e comunità può tradursi in progetti concreti», afferma Giuseppe Dal Ben, Direttore Generale dell'ULSS 1 Dolomiti. «Dalle idee condivise sono già nati servizi innovativi che stanno migliorando l'accesso alle cure nelle aree montane. È un esempio di come la collaborazione possa trasformare le sfide in opportunità».
Un evento per il futuro della sanità nelle aree montane
Il programma della giornata prevede interventi su temi centrali come l'organizzazione sanitaria nelle aree interne e le soluzioni tecnologiche per migliorare l'accesso alle cure. Sarà inoltre l'occasione per presentare i risultati già ottenuti grazie alle iniziative intraprese dell'ULSS 1 Dolomiti, frutto anche delle proposte emerse nei gruppi di lavoro comprendenti professionisti, amministratori locali e rappresentanti del volontariato organizzato che hanno lavorato nella preparazione dei precedenti incontri, tra cui l'assistenza telematica al momento del parto e nei pazienti cronici, campagne di prevenzione mirate per i problemi prevalenti a livello locale, nuove strategie per la gestione delle emergenze nelle aree a bassa densità abitativa e per favorire l'accesso ai servizi anche nei punti più lontani.
La tavola rotonda finale vedrà dialogare istituzioni e volontariato per rafforzare ulteriormente le sinergie operative.
Nella sessione intitolata "Verso i 5 cerchi", è sarà analizzato il complesso modello organizzativo messo in atto dall'Azienda ULSS 1, in collaborazione con la Regione Veneto, per garantire l'assistenza sanitaria agli atleti ed al pubblico che parteciperanno alle Olimpiadi e Paraolimpiadi di Milano-Cortina 2026, evento cruciale per i nostri territori.
Una attenzione particolare sarà data alla "legacy", cioè all'eredità che l'evento olimpico lascerà alla Provincia di Belluno. L'auspicio di tutti è che, accanto alla visibilità ed alle ricadute economiche per la provincia, anche l'organizzazione sanitaria riceva nuovi impulsi dalle Olimpiadi.
«La sanità di montagna richiede modelli organizzativi specifici, ma questo non significa rinunciare alla qualità e all'equità nell'accesso alle cure» conclude Dal Ben. «Con questa serie di convegni, stiamo costruendo un laboratorio di idee che può diventare un punto di riferimento per tutto il Paese».
Il convegno è aperto a professionisti della sanità, amministratori locali, rappresentanti del volontariato e a tutti coloro che desiderano contribuire al progresso della sanità nelle aree montane e la partecipazione è gratuita, previa iscrizione al seguente sito
https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSdVdLXbIdCeYFaE3wzBn-aeC-Gt6-Biy0gfzLO9t0yWZ4YSlQ/viewform