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Asp Siracusa, al via la campagna di vaccinazione antinfluenzale e contro il virus respiratorio e sinciziale per adulti e neonati

Prevenzione

Asp Siracusa, al via la campagna di vaccinazione antinfluenzale e contro il virus respiratorio e sinciziale per adulti e neonati

L'offerta nella provincia di Siracusa verrà garantita attraverso un percorso coordinato e integrato che coinvolge i punti nascita, i pediatri di libera scelta e il Dipartimento di Prevenzione dell'ASP

Redazione

10 Ottobre 2024 16:00

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L'ASP di Siracusa, attraverso il Dipartimento di Prevenzione Medico, avvierà da lunedì 14 ottobre e sino a febbraio 2025 la nuova campagna per la vaccinazione antinfluenzale su tutto il territorio provinciale con la distribuzione delle dosi dei vaccini ai medici di famiglia e ai pediatri di libera scelta che hanno aderito e che rappresentano il canale principale per la vaccinazione, considerata la loro presenza di prossimità e il legame di fiducia con i propri assistiti, nonché alle Farmacie del territorio.

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Il direttore generale dell'Asp di Siracusa Alessandro Caltagirone lancia un appello alla vaccinazione: "E' un gesto di responsabilità - dichiara il manager Caltagirone - che salvaguarda la salute di ognuno di noi e dell'intera comunità in cui viviamo. Ai medici di famiglia, ai pediatri, ai farmacisti del territorio provinciale, a tutto il nostro personale sanitario va il ringraziamento per la collaborazione e l'impegno che sarà profuso nell'informare adeguatamente la popolazione sull'importanza della prevenzione invitandola a sottoporsi alla vaccinazione che rappresenta, tra l'altro, un importante strumento di sostenibilità del sistema sanitario".

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"La scorsa stagione si sono vaccinate in provincia di Siracusa circa sessantamila persone, con un'adesione di circa il 50% fra gli over 65. L'auspicio - sottolinea il direttore sanitario Salvatore Madonia - è che la quota dei vaccinati possa ulteriormente aumentare, con particolare attenzione, oltre che agli over 60enni, anche ai malati cronici dai 6 mesi ai 59 anni, ai bimbi dai 6 mesi ai 6 anni, alle donne in gravidanza, agli addetti ai servizi di primario interesse collettivo e, soprattutto, al personale sanitario per ridurre il rischio di trasmissione dell'infezione nelle strutture sanitarie e comunità socio-sanitarie e per garantire la sostenibilità dei servizi durante i mesi di maggior impatto dell'epidemia influenzale".

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La campagna di vaccinazione antinfluenzale, quest'anno, oltre ai tradizionali vaccini contro influenza, pneumococco, COVID ed herpes zoster, si arricchisce di nuovi strumenti di prevenzione finora non disponibili, rappresentati dai vaccini contro il Virus Respiratorio Sinciziale (RSV).   
"Sulla base delle evidenze scientifiche e grazie alle sempre più sofisticate tecnologie applicate nell'analisi della circolazione dei virus respiratori nelle passate stagioni - spiega il direttore del Dipartimento di Prevenzione Medico Lia Contrino - il Ministero della Salute raccomanda l'utilizzo dei nuovi vaccini RSV nella popolazione dai 75 anni in su e negli ultra-sessantenni affetti da malattie croniche. Questo virus, noto come causa di bronchioliti nei bambini piccoli, è anche molto rilevante per la salute degli anziani e degli adulti con malattie croniche, in cui determina spesso complicanze importanti quali polmoniti e bronchiti, ospedalizzazioni e letalità a breve e lungo termine".

Lo scorso inverno in Italia l'RSV ha rappresentato nella popolazione ultrasessantacinquenne oltre il 21% delle sindromi respiratorie acute, contro il 38% del virus dell'influenza, il 21% di SARS-COV2 ed il 20% di tutti gli altri virus respiratori (dati RespiVirNet). "I nuovi vaccini - prosegue Lia Contrino - hanno dimostrato elevata efficacia contro la malattia da RSV, oltre l'80% nella prima stagione invernale, dopo la vaccinazione, sono sicuri e proteggono anche nella seconda stagione fredda successiva alla singola dose e saranno proposti dal medico di medicina generale in co-somministrazione con il vaccino antinfluenzale. Oltre ai soggetti anziani e ai soggetti a rischio, il vaccino anti-RSV sarà offerto in forma gratuita anche alle donne in gravidanza nel periodo compreso tra la 32° e la 36° settimana di gestazione con parto presunto dal 1° novembre al 31 marzo.

Accanto alla vaccinazione degli adulti, verrà dato il via a una campagna universale gratuita rivolta a tutti i bambini nati dal 1° gennaio 2024 per proteggerli dal virus respiratorio sinciziale (RSV), l'agente patogeno responsabile della maggior parte delle infezioni acute delle basse vie respiratorie nei piccolissimi, in particolare le bronchioliti. La diffusione di questo virus nella stagione invernale comporta ogni anno un pesante impatto sui reparti di pediatria: circa un bambino su 50 deve essere ospedalizzato e circa il 20% dei piccoli ricoverati ha necessità di essere curato in terapia intensiva. Non mancano inoltre le possibili complicanze a lungo termine, come il broncospasmo e l'asma. Finora l'unica profilassi disponibile era un anticorpo monoclonale - ricorda il direttore del Dipartimento - che richiedeva una somministrazione mensile, rivolto a categorie di bambini ad estremo rischio di complicanze. Recentemente è stato sviluppato e messo in commercio un nuovo anticorpo monoclonale che ha mostrato un'ottima efficacia nella prevenzione delle infezioni pediatriche da virus sinciziale, una riduzione di oltre l'80 per cento dei ricoveri ospedalieri nei neonati e un significativo impatto sulla riduzione della gravità delle condizioni dei piccoli pazienti".

L'offerta nella provincia di Siracusa verrà garantita attraverso un percorso coordinato e integrato che coinvolge i punti nascita, i pediatri di libera scelta e il Dipartimento di Prevenzione dell'ASP. I bambini nati tra il 1° gennaio 2024 e il 30 ottobre 2024 saranno immunizzati, a seguito di chiamata attiva, presso l'ambulatorio del pediatra di famiglia nel mese di novembre fino al 31 dicembre, oppure presso gli ambulatori vaccinali aziendali. I bambini nati dal 1° novembre 2024 al 31 marzo 2025 saranno invece immunizzati presso i punti nascita prima della dimissione ospedaliera. L'anticorpo monoclonale non dovrà essere somministrato ai nuovi nati da madre vaccinata con il vaccino anti-VRS.

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