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ASL Nuoro: Violenza di genere, la Rete antiviolenza del Distretto di Macomer, è un modello da imitare

Sanità Italia

ASL Nuoro: Violenza di genere, la Rete antiviolenza del Distretto di Macomer, è un modello da imitare

Tra i risultati più eclatanti la formazione tra gli studenti delle scuole medie

Redazione

20 Dicembre 2024 17:30

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L'educazione all'affettività e il contrasto alla violenza di genere sono strettamente legati a uno dei compiti che sono affidati alle scuole: formare bambini/e, ragazzi/ragazze, educarli a diventare uomini e donne consapevoli e responsabili nell'esercitare cittadinanza attiva. Quindi la domanda su cosa significhi nascere maschi e femmine e diventare uomini e donne dentro una prospettiva di educazione all'affettività e alla parità di genere, riguarda non solo la famiglia, ma direttamente anche i servizi educativi e la scuola. 

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Proprio il lavoro con i ragazzi delle scuole è uno dei tanti risultati positivi che la rete antiviolenza distrettuale, costituita formalmente in un affollatissima sala riunioni a febbraio del 2024, alla presenza della Direttrice dei Servizi Socio Sanitari dell'ASL n. 3 di Nuoro, Gesuina Cherchi, e della Direttrice del Distretto di Macomer, Maria Giovanna Porcu, può vantare per l'anno in corso. Dal mese di marzo, infatti, proprio al fine di porre in essere importanti azioni di prevenzione per arginare il fenomeno della violenza di genere, l'equipe del Consultorio Familiare di Macomer, in collaborazione con gli insegnanti, ha guidato una serie di incontri nelle scuole medie sull'educazione all'affettività. Sono stati formati circa 120 studenti. 

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Anche l'equipe del Centro Antiviolenza ha condotto diversi incontri nelle scuole superiori portando gli studenti a riflettere sul tema dell'identità di genere. Per non parlare dei rappresentanti delle Forze dell'Ordine (polizia, carabinieri) che hanno realizzato diversi eventi con le scuole del territorio. Ma non è il solo obiettivo raggiunto dal progetto del Distretto Socio Sanitario di Macomer, nato da un'intuizione illuminante il 25 novembre 2023, giornata internazionale contro la violenza di genere, quando - proprio a Macomer - si era svolto un importante evento formativo e informativo, organizzato dall'Associazione nazionale Prima la Comunità, dal titolo "Costruiamo insieme le Case della Comunità - Promuovere la salute nei territori della Sardegna". All'evento, patrocinato dal Comune di Macomer, aperto al pubblico e agli studenti delle scuole superiori,
avevano partecipato la ASL n. 3 di Nuoro, i Sindaci del Distretto, il Presidente dell'Unione dei Comuni, il Presidente del Comitato di Distretto, il Centro Antiviolenza del Marghine, le Forze dell'Ordine, il Comitato per la difesa del Marghine e diverse associazioni di volontariato attive nel territorio del Marghine. Da quell'incontro è scattata la famosa "scintilla": la proposta di attivazione, nel Distretto di Macomer, di un tavolo locale permanente per "lavorare in rete" sulle problematiche sanitarie e sociali, in
particolare sulla violenza di genere.

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E la "scintilla" non poteva non fare breccia nella sensibilità di una donna che, guarda caso, è anche il Direttore del Distretto socio sanitario: Maria Giovanna Porcu. È stato un attimo convocare, con nota formale, tutti gli attori della rete e i Servizi socio sanitari operanti nel territorio del Marghine per partecipare al partecipatissimo tavolo di febbraio. Un percorso che rientra nel "Tavolo regionale permanente di coordinamento della rete contro la violenza di genere, che ha il compito di programmare e coordinare le politiche regionali contro la violenza di genere in coerenza con quanto previsto dal "Piano strategico nazionale sulla violenza maschile contro le donne 2017/2020" e con il fine di assicurare l'omogeneità, la coerenza e l'integrazione degli indirizzi a livello territoriale con quelli regionali. Da allora il tavolo si è riunito a cadenza mensile e ha visto la partecipazione di un totale di 60 persone: 17 rappresentanti delle Forze dell'Ordine che operano sul territorio, 10 rappresentanti dei Comuni del Marghine, 6 rappresentanti degli Istituti Scolastici di Primo e Secondo Grado, 3 operatori del Centro Antiviolenza dell'Unione dei Comuni del Marghine, 2 avvocati rappresentanti dell'AIAF(Associazione Italiana degli Avvocati per la famiglia e per i minori) Sardegna (Sezione di Oristano), 1 rappresentante del Comitato Sanità Marghine, 2 rappresentanti dell'Ufficio di Piano del Plus Marghine, 6 dipendenti dell'ASL 3 Nuoro (Assistente Sociale del CSM, Assistente Sociale del PUA/UVT, un collaboratore amministrativo dell'URP, un Coordinatore infermieristico, un'Ostetrica e l'Assistente Sociale del Consultorio), il Presidente della Croce Rossa Locale, 1 Infermiere dell'ADI (Assistenza Domiciliare Integrata), il medico oncologo del Poliambulatorio Specialistico di Macomer. Agli incontri hanno partecipato, compatibilmente con gli impegni lavorativi, alcuni Medici di famiglia e Pediatri del territorio.

Durante questi incontri del tavolo, coordinati dalla Direttrice del Distretto Maria Giovanna Porcu e condotti dalla Psicologa del Consultorio Familiare di Macomer, gli attori della rete hanno condiviso contenuti e strumenti specifici del loro lavoro sul tema della violenza di genere. In particolare il tavolo ha lavorato assiduamente per mettere in pratica tutte le disposizioni in materia di strumenti operativi forniti dalla cabina di regia del progetto regionale "SOStenere in Rete", avviato nel mese di dicembre 2021 con l'istituzione della Cabina di Regia e l'avvio delle attività programmatorie con l'accreditamento del Percorso Formativo "Avanzato", rivolto a tutti i servizi del territorio deputati alla presa in carico dell'autore e delle vittime della violenza diretta o assistita. Progetto che si è concluso lo scorso mese di ottobre, e a cui si è aggiunto, ad ottobre, il protocollo d'intesa per la promozione di strategie per prevenire e contrastare la violenza contro donne e minori promosso dalla Prefettura di Nuoro guidata da Alessandra Nigro, e al quale la rete distrettuale di Macomer si ispira. 

Oltre al grande lavoro di prevenzione avviato nelle scuole, dal tavolo della rete è scaturito il Convegno dal titolo "Donne libere di essere: le sfumature della violenza", che si è svolto, con il patrocinio dell'amministrazione comunale, il 29 novembre scorso nella biblioteca comunale di Macomer. Un evento partecipatissimo che è servito per fare la sintesi del grande lavoro svolto fino ad oggi dalla rete distrettuale. «Gli incontri della rete antiviolenza del territorio del Marghine - annuncia Maria Giovanna Porcu - proseguiranno anche nel corso dell'anno 2025 (14 gennaio, 4 febbraio, 11 marzo, 1 aprile, 6 maggio e 3 giugno), con l'obiettivo di proseguire il lavoro iniziato, prestando particolare attenzione ai temi della formazione, prevenzione, procedure e sostegno alle vittime di violenza di genere». «L'auspicio - conclude Porcu - è quello di sperimentare modelli organizzativi nuovi, costituiti da equipe trasversali e multidisciplinari, che affrontino le problematiche socio sanitarie con un approccio pro-attivo, di rete e per il bene comune, così come previsto dalla recente riforma sanitaria territoriale di cui al DM 77/2022». Gli incontri si terranno presso i locali della sala riunioni del Distretto Socio Sanitario di Macomer, località Nuraghe Ruju (al 3° piano) dalle ore 15.30.

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