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ASL Nuoro: la telemedicina per pazienti con SLA

Sanità Italia

ASL Nuoro: la telemedicina per pazienti con SLA

Un progetto che mette la tecnologia al servizio dell'equità

Redazione

07 Settembre 2024 16:00

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 I primi due pazienti sono già stati presi in carico nelle scorse settimane. Ma, una volta a regime, tutti i pazienti affetti da SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica) residenti nel territorio di pertinenza dell'ASL n. 3 di Nuoro, e anche i loro familiari e caregiver, potranno beneficiare dei vantaggi della telemedicina.

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La Centrale di monitoraggio che, dal 2023 segue con successo circa 400 pazienti con scompenso cardiaco nel proprio domicilio, migliorando la qualità della vita degli assistiti e delle famiglie e abbattendo sprechi e alleggerendo gli ospedali, dalle sue stanze al terzo piano della Casa di Comunità San Francesco passa ora alla "fase 2". «Confortati anche dagli ottimi risultati raggiunti con i pazienti con scompenso cardiaco - conferma Gianluca Doa, direttore della Struttura Complessa Qualità,.Governo Clinico e Gestione dei Processi Clinici e Logistici dell'ASL di Nuoro, che sovrintende anche la telemedicina e la Centrale di monitoraggio - attualmente siamo nella fase operativa della sperimentazione sulla presa in carico globale dei pazienti con la SLA». «In pratica - spiega Doa - così come accade per lo scompenso cardiaco, i presidi forniti ai pazienti e ai loro familiari/caregiver sono in grado di comunicare con lo smartphone del paziente (che funge dunque da trasmettitore) o con un tablet appositamente fornito con costante invio dei dati monitorati alla centrale operativa aziendale di telemedicina, che fornisce supporto quotidiano ai caregiver e agli operatori sanitari assegnati alla assistenza domiciliare».

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Insomma: un salto di qualità non da poco per la qualità assistenziale dei pazienti, ma anche per la sicurezza e tranquillità dei familiari e/o caregiver, che vedrebbero quantomeno la riduzione della sensazione di smarrimento o inadeguatezza nel gestire pazienti con stadio avanzato della malattia. Senza contare che, come per lo scompenso cardiaco, ci sarà una riduzione dell'accesso improprio del paziente con SLA al Pronto Soccorso, a seguito di attivazione di allarme a domicilio.
Il Direttore Generale dell'ASL 3, Paolo Cannas, conferma: «Questi due step rappresentano le prime tipologie di pazienti presi in carico dalla telemedicina, ma a questi ne seguiranno altri, che utilizzano come base di supporto i PDTA (Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali) attivati in azienda. Penso ai pazienti oncologici che si cronicizzano, ai diabetici ecc.».

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