E' di queste ore la notizia che riguarda un uomo trovato riverso in terra in una pozza di sangue alla zona industriale del capoluogo nisseno. L'uomo, privo di sensi, è stato ritrovato nelle prime ore del mattino. Sul posto sono intervenuti gli operatori del 118 che lo hanno trasportato al pronto soccorso dell'ospedale S. Elia di Caltanissetta. L'uomo, al suo 'risveglio', non ha fornito particolari sull'accaduto.
"Uomo a terra", è stato l'allarme dato. Ma... è questa l'azione corretta da porre in essere? Cerchiamo di capirne di più in maniera tale da poter agire nella maniera più corretta possibile per poter prestare il giusto aiuto a chi ne ha bisogno qualora, per primo in loco, si travasse un cittadino. Abbiamo chiesto al direttore del 118 dell'Asp2 Caltanissetta, Giuseppe Misuraca, come comportarsi trovandosi in situazioni come queste, riguardanti eventi traumatici. Qual è la prima cosa da fare? Bisogna intervenire e come per non creare danni alle persone? Cosa e come spiegare ai soccorritori l'evento?
"Il cittadino che si trovi davanti a un trauma e che deve soccorre una persona vittima di un evento traumatico deve, innanzitutto, e per prima cosa salvaguardare la propria incolumità prestando attenzione ai pericoli che possano essere presenti nell'area interessata all'evento", ci spiega il direttore del 118.
"Poi, deve avvicinarsi il più possibile alla vittima e, se ha modo di saperlo, chiamarlo per nome o fare in modo di attirare la sua 'attenzione' per capire il suo stato di coscienza. E' fondamentale capire se sia vigile e se respiri. Ancora, deve invitarlo a non muoversi", continua Misuraca.
"Il passaggio successivo è chiamare il numero unico di emergenza 112, dare la posizione e rispondere a tutte le domande che saranno poste dall'operatore-infermiere addetto al dispatch di centrale operativa e non mettere mai giù il telefono fino a quando l'operatore-infermiere terminerà l'intervista telefonica. L'unica cosa che viene chiesta al soccorritore nel caso di evento traumatico è quella di fermare eventuali emorragie imponenti che possano esserci. Questo si può fare con due semplici manovre, o comprimendo direttamente la parte in cui fuoriesce il sangue, esercitando una pressione sulla ferita con tutto ciò che si ha a disposizione (un panno, un abito, un'asciugamano) oppure applicando un laccio (che dovrebbe essere emostatico e che se non si ha a disposizione può essere sostituito da una cintura per pantaloni) posto alla radice dell'arto interessato se le emorragie riguardino gli arti, inferiori o superiori", conclude Giuseppe Misuraca.
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