Intelligenza artificiale in sala operatoria, maggiore attenzione alla qualità di vita e al desiderio di gravidanza delle donne portatrici di mutazioni predisponenti ai tumori ginecologici e nuovi score di rischio per calcolare la possibilità di complicanze in caso di interventi ginecologici demolitivi. Questi e tanti altri i contributi presentati dagli esperti del Policlinico Universitario A. Gemelli Irccs e della Facoltà di Medicina e chirurgia dell'Università Cattolica al Congresso europeo di ginecologia oncologica (Esgo) che si è concluso ieri a Roma e che ha visto la partecipazione di oltre 3.800 specialisti provenienti da 115 Paesi, impegnati nel trattamento dei tumori femminili (chirurghi oncologi, radioterapisti, oncologi medici, anatomo-patologi).
"L'Ia - afferma Anna Fagotti, presidente di Esgo e del congresso, professore ordinario di Ginecologia alla Cattolica e direttore della Uoc Carcinoma ovarico del Gemelli - aiuta a pianificare meglio un intervento chirurgico, nella maniera più personalizzata possibile. Stiamo portando avanti un articolato progetto accademico, in collaborazione con altri centri internazionali come l'Ihu (Institute of Image Guided Surgery) di Strasburgo, che si declina su varie tematiche. E' possibile ad esempio individuare con maggior precisione la diffusione peritoneale di tumore ovarico attraverso l'Ia che, 'vedendo' le immagini della laparoscopia, aiuta a stabilire se la paziente sia operabile o meno. In questo modo diamo a tutte le pazienti, anche quelle più complesse, la chance di ricevere la migliore indicazione di trattamento, ovunque siano ricoverate".
L'intelligenza artificiale è inoltre fondamentale per identificare i cosiddetti safety point, cioè i punti di sicurezza nel corso di un intervento chirurgico. "In questo caso - spiega Fagotti - l'Ia avverte il chirurgo impegnato nell'esecuzione di un intervento laparoscopico nel caso in cui stia commettendo un errore, un passaggio sbagliato, e dà un alert che gli permette di correggere la sua azione immediatamente per evitare complicanze". Ancora, "stiamo sfruttando l'Ia anche per effettuare delle ricostruzioni tridimensionali pre-operatorie, partendo dall'imaging (Tac o Rmn), in collaborazione con la Radiologia di Fondazione Policlinico Gemelli Irccs, diretta dalla professoressa Evis Sala, e con ricercatori dello Sheba Medical Center (Tel Aviv). Questo ci consente di pianificare l'intervento con maggior precisione, anche ricorrendo all'ausilio di esperti di altre specialità (urologi, chirurghi vascolari e gastroenterologi), nel caso in cui il tumore interessi ad esempio un grosso vaso o una parte dell'intestino".
Durante l'Esgo 2025 è stata presentata una nuova Consensus, redatta da un gruppo di lavoro presieduto da Claudia Marchetti, professore associato di Ginecologia alla Cattolica e direttore della Uos Prevenzione dei tumo...
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