Sanità Italia

Tumori cerebrali: una luce in fondo al tunnel. Tutte le novità, dalla diagnosi ai trattamenti

L'International Neuro-Oncology Forum, organizzato all'Università Cattolica del Sacro Cuore dal professor Alessandro Olivi, ha riunito il gotha internazionale della neurochirurgia e delle neuroscienze applicate alla oncologia

Redazione Quotidiano Benessere

L’International Neuro-Oncology Forum, organizzato all’Università Cattolica del Sacro Cuore (27-29 giugno) dal professor Alessandro Olivi, ha riunito il gotha internazionale della neurochirurgia e delle neuroscienze applicate alla oncologia per fare il punto delle ultime novità nel campo dei tumori cerebrali. È la prima volta in assoluto che Roma ospita un incontro internazionale interamente dedicato alle novità e alle prospettive di trattamento di questi tumori

Quelli cerebrali, non sono tumori particolarmente frequenti ma sono molto importanti per le conseguenze, anche di tipo funzionale, che possono avere e rappresentano ancora una enorme sfida terapeutica, soprattutto nelle forme maligne. I più frequenti sono quelli metastatici, cioè tumori originati da altri organi; tra le forme primitive, si distinguono quelle prevalentemente benigne (meningiomi) e quelle più aggressive (gliomi). Le stime per il 2022 parlano di 6.300 nuovi casi di tumori del sistema nervoso centrale (SNC) e di 4.800 decessi. Sono dunque tumori difficili da trattare, anche perché diagnosticati in genere solo quando insorgono i sintomi. “Il nostro centro di Fondazione Policlinico Gemelli – ricorda il professor Alessandro Olivi, Ordinario di neurochirurgia all’Università Cattolica, Direttore della UOC di Neurochirurgia e del Dipartimento di Neuroscienze della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS e presidente dell’International Neuro-Oncology Forum - è cresciuto molto negli ultimi anni e rappresenta oggi un centro di riferimento per la diagnosi e cura dei tumori cerebrali. Abbiamo inoltre ottime e numerose collaborazioni con diverse università internazionali, in particolare con diversi centri statunitensi (es. Johns Hopkins University, North Western University di Chicago, Mayo Clinic, Stanford University, Harvard University, Thomas Jefferson University), che ci mette al centro della ricerca internazionale”. Le novità nella diagnosi.

Ad oggi, nel campo dei tumori cerebrali non esiste ancora la possibilità di una utile diagnosi ‘precoce’ , ma si stanno facendo molti progressi. “Per quanto riguarda l’imaging – spiega il professor Olivi - disponiamo oggi di risonanze magnetiche (RMN) più potenti che consentono di ottenere sequenze più dettagliate e puntuali delle patologie studiate. Inoltre, esse sono dotate di nuove metodiche (RMN funzionale e RMN con trattografia) che offrono la possibilità di visualizzare le aree funzionali della corteccia cerebrale e i fascicoli profondi del cervello; questo permette di acquisire informazioni fondamentali per determinare la prognosi funzionale e dirigere la mano del chirurgo, rendendo...

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