Sanità Italia

Tumore rarissimo al cuore: salvato 16enne di Sassuolo

"In letteratura risulta un solo caso di emangioma asportato per via mininvasiva (ma di tipo cavernoso), possiamo dunque affermare di essere i primi ad asportare un emangioma di tipo capillare in maniera mininvasiva"

Redazione Quotidiano Benessere

Reggio Emilia, maggio 2024 – A un giovane ragazzo di Sassuolo (MO) con la passione per il calcio (è attaccante nello Sporting Scandiano), durante la visita annuale per l’idoneità sportiva, viene riscontrata un’anomalia nel cuore. È questo l’inizio della storia di Giovanni, un 16enne che ha visto la sua vita travolta da un evento inaspettato: la diagnosi di un tumore al cuore e un delicato intervento di alta complessità, eseguito al Salus Hospital di Reggio Emilia, struttura accreditata con il SSN di GVM Care & Research, che è riuscito a restituirgli tutte le possibilità che la vita gli potrà offrire.

 Dalla diagnosi all’intervento

Sta per ricominciare la preparazione sportiva pre-inizio di campionato e Giovanni, come di consueto, si sottopone ad una visita medico-sportiva: il risultato dell’ecocardiogramma richiede un approfondimento.

“Pensavo fosse un controllo normale – commenta Giovanni –, ci sono rimasto davvero male quando ho scoperto che c’era dell’altro”.

Gli esami di imaging cardiaco vengono eseguiti routinariamente e con una certa expertise presso Salus Hospital e da tali esami infatti viene confermata la presenza di un tumore cardiaco di 1,4 cm, una “pallina” situata nel cuore, nella cavità del ventricolo sinistro.

L’iter diagnostico è stato possibile grazie a un lavoro sinergico dei medici: il dott. Luca Piccinini, medico dello sport, la dott.ssa Evelina Faragasso, cardiologa e responsabile dell’imaging cardiaco avanzato, TC coronarica e Cardio RM, a Salus Hospital, e il dott. Andrea Barbieri, responsabile del laboratorio ecografico del Policlinico Universitario di Modena.

“La posizione della massa, in corrispondenza dell’apice cardiaco originante da una falsa corda tendinea, e le sue dimensioni notevoli, hanno reso necessario un intervento nel breve periodo – racconta il dott. Vinicio Fiorani, responsabile dell’U.O. di Cardiochirurgia a Salus Hospital (che domani sarà intervistato in esclusiva dal direttore scientifico di QB) –. Questo genere di tumori è rarissimo e ha la tendenza a crescere, con il rischio di ostruire il flusso sanguigno o di distaccarsi ed embolizzando andare a danneggiare altri organi (come ad esempio il cervello con la grave conseguenza di un ictus). Va dunque asportato. Abbiamo deciso di intervenire in maniera mininvasiva, in minitoracotomia (ovvero passando at...

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