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Sicilia, disservizi idrici: scende in campo il Codacons

Nasce il comitato "Sicilia acqua per tutti" a tutela di consumatori, agricoltori e allevatori

Redazione Quotidiano Benessere

Contro il razionamento/mancanza d'acqua ai consumatori,  e il grido di allarme di agricoltori e allevatori, scende in campo il CODACONS  guidato da  Francesco Tanasi, giurista e segretario nazionale che  ha promosso  la costituzione del COMITATO “ SICILIA  ACQUA PER TUTTI” e annunciato, nominando l’avvocato palermitano Marcello Drago quale Coordinatore del Comitato, nuove azioni legali a difesa dei consumatori, allevatori e agricoltori anche per il risarcimento dei danni

Arrivano numerose, agli sportelli siciliani del Codacons, le proteste dei cittadini esasperati per la mancanza d’acqua per numerosi e interminabili disservizi idrici da Agrigento a Trapani, da Palermo a Messina. 
L’acqua potabile – spiega la più importante associazione dei consumatori - scarseggia sempre più, sia per i cittadini costretti a subire il razionamento, che in alcuni comuni viene erogata addirittura ogni dieci giorni, con gravi implicazioni igienico sanitarie rese ancor più critiche dalla attuale calda stagione, sia e anche per gli agricoltori che non riescono a utilizzare soddisfacenti quantità idriche per irrigare i campi con gravissime ripercussioni sul comparto agro alimentare".

"Gli agricoltori (il settore agrumicolo è quello che ha bisogno di più acqua) – continua il Codacons in un comunicato stampa - anche per via del grave ritardo nella fornitura di acqua irrigua hanno subito il deperimento e la perdita delle colture ortalizie e gravissimi danni agli agrumeti e ai fruttiferi del territorio con la conseguenza dei relativi ingenti danni alle economie familiari. Gli stessi si trovano a combattere per salvare i loro terreni e i loro campi. Alla lista dei soggetti in crisi e danneggiati – spiega Codacons - occorre anche aggiungere gli allevatori che a causa della siccità non hanno potuto beneficiare della produzione del foraggio locale atto ad alimentare il proprio bestiame e, consequenzialmente, costretti a richiedere aiuto alle altre regioni con aumento inevitabile dei costi e, danno ulteriore e non secondario, la scarsa erogazione di acqua comporta inevitabilmente la sete dei bestiami".

Infine il CODACONS chiede al Governo Schifani come sia  possibile che nel 2024 nell’isola ci siano continui disservizi e cittadini che non hanno acqua.

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