Salute e benessere

Sei alimenti tipicamente festivi che proteggono il cuore e non debbono mancare

I consigli per mangiare bene senza appesantirsi a Natale. L'importante è non esagerare con le dosi e fare attenzione all'impiattamento

Redazione Quotidiano Benessere

Attenzione al cuore e alle arterie. Sono sottoposti a stress tutto l’anno, ma proprio durante il Natale possono veder accentuarsi, in qualche caso, i meccanismi che li mettono a rischio. Ricordate quindi di non smettere le cure se siete in trattamento per specifici fattori di rischio come ipercolesterolemia o ipertensione, tentate di ridurre la tensione di regali, appuntamenti ed occasioni varie e soprattutto fate attenzione a tavola. 
Non esagerate con le dosi e, pur nella certezza di mangiare piatti tradizionali davvero utili, tenete presente che anche nelle ricette più ardite, gustose e colorate si può mettere qualche attenzione alla salute. Come? Una ricerca spagnola rivela come per proteggere il cuore anche estratti vegetali, ricchi di composti bioattivi potrebbero essere d’aiuto. Ovviamente non si tratta solamente di cibi, ma di veri e propri “estratti” studiati sotto il profilo biologico. Ma lo studio, apparso su Food Bioscience, offre comunque informazioni utili derivanti da studi in laboratorio e sulle persone.

Ecco i magnifici sei
Lo studio è stato condotto dal gruppo di ricerca guidato da Francesc Jiménez Altayó. Docente presso il Dipartimento di Farmacologia, Terapia e Tossicologia dell’Università di Barcellona. Come riporta una nota dell’ateneo, la ricerca si concentra sui meccanismi d’azione e sulle prove precliniche e cliniche di questi componenti che insistono sulla salute oltre che sui potenziali eventi avversi. Tra le specie analizzate, sono riportate sei piante rappresentative e i loro principali componenti attivi: aglio (Allium sativum, con trisolfuro di diallile, allicina e S-allile ), biancospino (Crataegus monogyna, con quercetina, apigenina e acido clorogenico), zafferano (Crocus sativus, con crocina e safranale), olivo (Olea europaea, con acido oleico, oleuropeina, idrossitirosolo e oleaceina), rosmarino (Salvia rosmarinus, con acido rosmarinico e acido carnosico) e vite (Vitis vinifera, con resveratrolo). La revisione si è concentrata sui meccanismi farmacologici più importanti, tra cui le loro azioni antiossidanti, antinfiammatorie e vasodilatatrici, nonché la loro regolazione del metabolismo lipidico, che può essere rilevante per condizioni come l’aterosclerosi e l’ipertensione. I risultati mostrano che questi componenti attivi sono promettenti nel potenziale trattamento dell’aterosclerosi e potrebbero ridurre il rischio di eventi cardiovascolari. Ma non basta. Oltre a disegnare il futuro la ricerca mostra quanto e come sia necessario allargare la base scientifica di questi rimedi tradizionali.

Ed ecco le raccom...

Leggi l'articolo completo su QuotidianoBenessere.it