Salute e benessere

Se sentiamo dolore dopo l'allenamento è "colpa" dell'acido lattico?

L'acido lattico si accumula ed è "responsabile" dell'affaticamento della muscolatura. Tendenzialmente, però, è rimosso nei minuti successivi all'attività fisica, al massimo nel giro di qualche ora

Redazione Quotidiano Benessere

Quando facciamo esercizio, specialmente dopo lunghi periodi di inattività, può capitare di sentire alcuni dolori muscolari nei giorni successivi. Questo può avvenire anche se si fa uno sforzo particolarmente pronunciato, o se si fa un esercizio particolarmente intenso anche in momenti in cui si è fisicamente allenati.

Si sente dire spesso che la causa di questo dolore sia l’acido lattico, che comincia a circolare nel nostro organismo appena dopo la prestazione fisica.
Ma sarà vero? Lo spiega su Humanitas Salute Lara Castagnetti, specialista in Riabilitazione Ortopedica e Osteopatia dell’Istituto Humanitas.
L’acido lattico viene smaltito in fretta
L’acido lattico è una molecola che si trova nel nostro organismo e che, in carenza di ossigeno, viene prodotta dalle cellule per metabolizzare il glucosio. In condizioni normali, aumenta dopo esercizio fisico intenso, a causa dello sbilanciamento tra le necessità energetiche dei muscoli e l’apporto di ossigeno attraverso la circolazione del sangue.

L’acido lattico si accumula ed è “responsabile” dell’affaticamento della muscolatura. Tendenzialmente, però, è rimosso nei minuti successivi all’attività fisica, al massimo nel giro di qualche ora.
Se si sentono dolori muscolari nei giorni successivi all’esercizio, la causa non è certamente l’acido lattico, che come abbiamo visto, sarà smaltito molto prima.
Piuttosto, il dolore avvertito è riconducibile a microlesioni delle fibre muscolari (DOMS, la cui sigla sta per Delayed Onset Muscle Soreness, che potremmo tradurre con “indolenzimento muscolare a insorgenza ritardata”), che possono danneggiarsi per i più svariati motivi: un movimento brusco, un allenamento privo del giusto riscaldamento o senza defaticamento, o banalmente lo sbalzo da profonda inattività a sforzi intensi, soprattutto nell’allungamento, che sviluppa tensione. Le microlesioni sono particolarmente comuni nelle persone poco allenate e tendono a diminuire con l’esercizio.

Il dolore raggiunge il picco tra le 24/48 ore successive all’esercizio e si risolve entro 96 ore. L’acido lattico è ampiamente scomparso.
Per evitare microlesioni muscolari, è bene praticare un lungo riscaldamento per preparare il corpo all’esercizio, e specialmente dopo lunghi periodi di sedentarietà, iniziare con calma: non ci sono vere e proprie terapie, basta aspettare che il dolore passi da solo.
Consigliamo certamente di rivolgersi a uno specialista, che valuterà le condizioni fisiche e proporrà un piano di allenamento adatto al proprio livello di forma.Leggi l'articolo completo su QuotidianoBenessere.it