Si terrà oggi pomeriggio il convegno su "L'importanza della prevenzione dei tumori del colon-retto" organizzato da Gaetano Morreale, responsabile Uos Screening Ca del colon, dell'ospedale Sant'Elia e dal primario dell'Unità operativa complessa di Gastroenterologia Salvatore Camilleri, in collaborazione con Rotary e città di San Cataldo. L'evento è aperto a tutti coloro che sono interessati all'argomento trattato.
L'appuntamento è a partire dalle ore 18 nella sala “Paolo Borsellino” del Comune di San Cataldo. Ad introdurre i lavori saranno l'ingegnere Gaetano Alù, presidente del Rotary Club di San Cataldo; il sindaco Gioacchino Comparato; il direttore sanitario dell'Asp2 Caltanissetta Luciano Fiorella; il presidente dell'ordine dei medici di Caltanissetta Giovanni d'Ippolito e l'oncologa Milena Sanfilippo, responsabile dell'Uosd centro gestionale screening.
Relatori i gastroenterologi Giuseppe Landro e Federica Spatola; i direttori di Chirurgia generale Giovanni Ciaccio, di Oncologia Stefano Vitello e di Anatomia patologica Giovanni Urrico con Ilenia Forbice, dirigente medico Uoc Anatomia patologica; la direttrice del reparto di Patologia clinica Maria Andriolo; la dottoressa Milena Sanfilippo; Anna Santamaria, medica di medicina generale; i responsabili delle associazioni di volontariato Progetto Luna, Ersilia Sciandra e NO Serradifalko, Marcello Palermo.
In Italia, il tumore del colon-retto è il secondo più frequente dopo quello della mammella, con un’incidenza di 50.500 nuovi casi stimati nel 2023, in crescita di oltre il 15% rispetto al 2020. Nel 2022 sono stai registrati 24.200 decessi legati alla patologia, mentre sono 513.500 le persone viventi in Italia dopo una diagnosi di tumore del colon-retto. La sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi si attesta tra il 65% (uomini) e 66% (donne). Tali dati evidenziano il ruolo cruciale della diagnosi precoce di malattia, possibile grazie ai programmi di screening nazionali e regionali che sono offerti gratuitamente alla popolazione di età superiore ai 50 anni.
Il test di screening più utilizzato è il test del sangue occulto nelle feci, eseguito ogni 2 anni nelle persone tra i 50 e i 69 anni. L’esame, estremamente semplice, consiste nella raccolta (eseguita a casa) di un piccolo campione di feci e nella ricerca di tracce di sangue non visibili a occhio nudo. Nel caso di positività al test del sangue occulto nelle feci è prevista l’esecuzione di una colonscopia per l’eventuale diagnosi di adenomi e/o di cancro precoce del colon retto. La colonscopia permette di esaminare l’intero colon retto ed è anche uno strumento terapeutico, perché consente l’asportazione di polipi presenti nel colon, oltre al campionamento bioptico di...
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