Obiettivo Trauma

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Aggressioni operatori sanitari, Amsi: numeri in crescita nei primi mesi del 2025

Redazione Quotidiano Benessere

La parola hashtag è ormai di pubblico dominio sdoganata da politici, cantanti e personaggi famosi che nei loro social lanciano spesso hashtag di successo, oggi vogliamo usarla anche in medicina. Ma prima di spiegare il perchè soffermiamoci su cosa sia l'hashtag.
Cos’è un hashtag, a cosa serve e, soprattutto, come usarlo? Tutti noi, chi più e chi meno, utilizziamo i social network per comunicare in rete, l' hashtag nasce proprio dall’esigenza di creare specifiche etichette in grado di esprimere un’idea, un modo di dire.
Il termine hashtag nasce dall’ unione di due diverse parole: Hash, che significa cancelletto e Tag, che in italiano si traduce con ‘etichetta‘ ed è una parola chiave associata a qualcosa. L’hashtag compare inizialmente su Twitter, nel 2007,  e poi si è diffuso sugli altri social; la sua principale utilità è migliorare la ricerca. Come utilizzare gli hashtag in modo corretto? Non esiste un obbligo particolare di utilizzo, in una stessa frase possiamo inserire più hashtag, senza comunque abusarne.

Adesso andiamo a noi e al perchè della scelta. Troppo e troppe volte abbiamo sentito i media parlare di aggressioni, verbali e fisiche, al personale sanitario, sia essi medici, infermieri, operatori del 118, oss e tutti coloro che ruotano attorno al panorama sanitario/ospedaliero. Categorie alle quali, in virtù della loro funzione assistenziale, dovrebbe invece essere garantito il libero svolgimento delle funzioni nella massima sicurezza. Le aggressioni verso il personale medico e infermieristico sono, ormai, all’ordine del giorno. A Napoli lo scorso gennaio, fu richiesto dai medici  l’intervento dell’esercito. In Veneto si contano duemila medici aggrediti ogni anno.  Probabilmente molti ignorano che aggredire o minacciare un medico (anche solo verbalmente) oltre ad essere una condotta non commentabile è una vero e proprio reato (ex art. 336 rubricato come “violenza e minaccia a pubblico ufficiale”). Il Governo e Parlamento si sono più volte mobilitati nel proporre il pugno di ferro contro chi aggredisce il personale medico, prevedendo l’inasprimento delle pene contenute nel Codice penale e per dire stop allo status attuale delle cose il Cdm ha approvato un decreto legge contenente le misure per contrastare la violenza contro gli operatori sanitari. Previsto l'arresto fino a 5 anni e multe fino a 10mila euro per chi danneggia beni negli ospedali. Si tratta del decreto legge n.137 del 1° ottobre 2024 “Misure urgenti per contrastare i fenomeni di violenza nei confronti dei professionisti sanitari, socio-sanitari, ausiliari e di assistenza e cura nell’e...

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