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Relazione annuale al Parlamento sull'interruzione volontaria di gravidanza, dati 2022

Pubblicata la Relazione contenente i dati 2022 sull'attuazione della L.194/78 che stabilisce norme per la tutela sociale della maternità e per l'interruzione volontaria della gravidanza (IVG).

Redazione Quotidiano Benessere

I dati vengono raccolti grazie al Sistema di Sorveglianza Epidemiologica delle Interruzioni Volontarie di Gravidanza (IVG), attivo in Italia dal 1980 e vede impegnati il Ministero della Salute, l’Istituto Superiore di Sanità (ISS), l’Istat, le Regioni e le due Province Autonome. Il monitoraggio avviene a partire dai questionari dell’Istat, che devono essere compilati per ciascuna IVG nella struttura in cui è stato effettuato l’intervento, poi raccolti e trasmessi dalle Regioni.

Principali evidenze anno 2022
- In totale nel 2022 sono state notificate 65.661 IVG. Si rileva un aumento del 3,2% rispetto al 2021, in controtendenza con lo storico trend in diminuzione. Confrontando il numero di IVG effettuate nel 2022 e nel 2019 (ultimo anno pre-pandemico), si osserva una riduzione del 10,3% delle IVG.

- Il tasso di abortività (N. IVG rispetto a 1.000 donne di età 15-49 anni residenti in Italia), che è l’indicatore più accurato per una corretta valutazione del ricorso all’IVG, è risultato pari a 5,6 per 1.000 nel 2022 (+ 5,1% rispetto al 2021). Il dato italiano rimane tra i valori più bassi a livello internazionale.

- Il ricorso all’IVG nel 2022 è aumentato in tutte le classi di età rispetto al 2021, tranne quelle comprese tra 40 e 49 anni. I tassi di abortività più elevati restano nelle donne di età compresa tra i 25 e i 34 anni.

- Tra le minorenni, il tasso di abortività per il 2022 è risultato pari a 2,2 per 1.000 donne. Le donne di età inferiore ai 18 anni che hanno effettuato una IVG sono state 1.861, pari complessivamente al 2,8% di tutti gli interventi praticati in Italia. Il dato è in aumento rispetto al 2021, ma rimane costantemente inferiore a quello di altri Paesi Europei con analoghi sistemi socio-sanitari.

- Dopo un aumento nel tempo, negli ultimi anni le IVG tra le donne straniere hanno mostrato una tendenza alla diminuzione. Nel 2021, ultimo anno per cui si dispone del tasso di abortività delle donne straniere, questo era pari a 12,0 per 1.000 donne, dato identico al 2020, ma in diminuzione nel tempo (era pari a 17,2 per 1.000 donne nel 2014). Il valore si mantiene comunque più elevato rispetto a quello delle donne italiane (5,0 per 1.000 donne nel 2021).

- La percentuale di IVG effettuate da donne con precedente esperienza abortiva continua a diminuire dal 2009 ed è risultata pari al 23,3% nel 2022. L’evoluzione della percentuale di aborti ripetuti conferma che la tendenza al ricorso all’aborto nel nostro Paese è in costante diminuzione, ormai anche tra le cittadine straniere; il fenomeno è spiegabile presumibilmente con il maggiore e più efficace r...

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