Sanità Italia

Programma nazionale equità nella salute: a Nuoro e Macomer le prime visite

Ambulatori di prossimità, motorhome attrezzati per l'erogazione di prestazioni sanitarie cliniche e odontoiatriche, equipe multidisciplinari

Redazione Quotidiano Benessere

Sono solo alcune delle iniziative che la ASL 3 di Nuoro ha avviato nell’ambito del “Programma Nazionale Equità nella Salute (PNES) 2021-2027” per “Contrastare la povertà sanitaria”, e che da metà dicembre hanno visto, negli ambulatori della Casa della Comunità San Francesco di via Brigata Sassari, a Nuoro, e nella sede del Poliambulatorio di Nuraghe Ruiu, a Macomer, la presa in carico dei primi pazienti in condizioni di disagio socioeconomico.

Il programma nazionale del Ministero della Salute, cofinanziato dall'Unione Europea, in collaborazione con l’INMP, l’Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti e per il contrasto delle malattie della povertà, prevede interventi mirati in 7 Regioni (Puglia, Molise, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna), finalizzati a rafforzare i servizi sanitari e renderne più equo l’accesso.
Trentotto le aziende sanitarie selezionate, nel panorama nazionale; tra queste l’azienda socio-sanitaria locale n. 3 di Nuoro che, attraverso un gruppo di lavoro aziendale diretto dalla Direzione dei Servizi Socio Sanitari, nella persona di Gesuina Cherchi, coadiuvata in particolare dalla collaboratrice Giovanna Cuccureddu, ha elaborato un piano di intervento, che si articola in sette progetti, tutti compresi nell’alveo della medicina di prossimità.

L’attenzione del PNES è puntata in modo particolare sull’area del contrasto della povertà sanitaria: nei prossimi 5 anni la ASL di Nuoro svilupperà una serie di attività che mirano a concretizzare iniziative capaci di ridurre le barriere di accesso ai servizi sanitari e sociosanitari per le persone vulnerabili dal punto di vista socio-economico, con progetti di sanità pubblica di prossimità, dell’inclusione attiva, dell’integrazione sociosanitaria e di comunità.
«I primi pazienti che stanno attualmente accedendo al programma – spiega Gesuina Cherchi – sono persone che provengono da paesi extra UE o cittadini residenti nel territorio che hanno effettive difficoltà nell’accedere ai servizi socio-sanitari pubblici».

«In questa fase di partenza del programma – prosegue Cherchi – abbiamo iniziato con Nuoro e Macomer, i due distretti sanitari che, all’interno delle loro strutture, sono dotati di ambulatori per prestazioni odontoiatriche; visto che due dei sette progetti finanziati sono incentrati sulla salute odontoiatrica delle fasce più vulnerabili di popolazione». «Una volta entrati a regime, già nel corso del 2025, raggiungeremo la popolazione target a bordo di due “motorhome”, ambulatori clinici mobili attrezzati per fornire prestazioni specialistiche e cure odontoiatriche anche nei centri periferici e nei distretti san...

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