L’osteonecrosi dei mascellari connessa a uso di farmaci è una patologia che può avere un forte impatto negativo sulla qualità della vita. L’osteonecrosi è una malattia rara e un effetto collaterale di farmaci usati per il trattamento di alcune forme di tumore e di osteoporosi, i farmaci in questione sono: bifosfonati, denosumab, agenti antiangiogenici. Questa patologia causa una progressione distruzione, necrosi, delle ossa della mascella o mandibola.
La famiglia dei bifosfonati, il denosumab e i gli antiangiogenetici, sono farmaci che interferiscono con il normale ciclo vitale delle cellule che compongono le nostre ossa, rallentandone fortemente il percorso. Lo sviluppo di questa patologia è dovuto alla combinazione di più fattori, come la “forza” del sistema immunitario della persona colpita, la presenza di infezionI che interessano la porzione ossea della bocca e l’assunzione dei farmaci prima nominati. Uno dei fattori di rischio principale per lo sviluppo dell’osteonecrosi è l’intervento chirurgico odontoiatrico (estrazione dentale, chirurgia parodontale ecc). Altre patologie che possono influenzare lo sviluppo dell’osteonecrosi sono il diabete, patologie cardiovascolari e artrite reumatoide. Ma non solo lo stato di salute generale influenza il rischio di osteonecrosi, anche le abitudini quotidiane come l’assunzione di alcool, una cattiva igiene orale e abitudini voluttuarie come il tabagismo.
I pazienti più a rischio di sviluppare osteonecrosi dei mascellari sono i pazienti oncologici visto che la quantità di farmaco a loro somministrato è nettamente superiore alla quantità indicata per i pazienti con osteoporosi, anche se questo ovviamente non li esclude. La patologia si può manifestare in modo differente a seconda dello stadio in cui viene diagnosticata, più lo stadio è avanzato più i sintomi sono importanti. I sintomi che possono manifestarsi sono dolore, secrezione purulenta esposizione di porzioni di osso e ulcere della gengiva. Per patologie come questa è di fondamentale importanza la prevenzione e l’informazione per evitare stati patologici più gravi e difficili da trattare.
Vincenzo Pepe, Gianluca Russo, Thea Caltabiano