Studi e Ricerche

Oncologi e social media, lo studio SMARTY esplora nuove frontiere della comunicazione scientifica

Uno studio coordinato da IEO in collaborazione con esperti dell'Università Bocconi, dell'Università Ca' Foscari e del Centro di Riferimento Oncologico di Aviano, pubblicato sulla rivista "JCO Global Oncology", indica come gli oncologi italiani percepiscano i social e come vorrebbero usarli

Redazione Quotidiano Benessere

Per due terzi dei medici oncologi italiani i social rappresentano un potente strumento di comunicazione scientifica e di interazione con i pazienti: lo dimostra lo studio SMARTY, promosso dall’Istituto Europeo di Oncologia in collaborazione con esperti dell’Università Bocconi, dell’Università Ca’ Foscari e del Centro di Riferimento Oncologico (CRO) di Aviano, appena pubblicato sulla rivista JCO Global Oncology.

L’unicità dello studio è l’offerta di una visione d’insieme del rapporto medico-social media e di una base metodologicamente rigorosa per potere definire un codice di comportamento nell’uso dei social media in ambito sanitario. Ha inoltre un approccio trasversale al tema, che tiene conto anche del punto di vista degli esperti di marketing e comunicazione. Il team di studio – coordinato da Manuelita Mazza, oncologa IEO, e Mattia Garutti, oncologo del CRO di Aviano, con la supervisione del prof. Giuseppe Curigliano, Direttore della Divisione nuovi Farmaci per Terapie Innovative IEO – ha infatti coinvolto Elena Bellio dell’Università Ca’ Foscari e Luca Buccoliero dell’Università Bocconi. Al disegno dello studio ha partecipato Luigi O. Molendini, medico legale IEO, mentre all’interpretazione dei dati hanno attivamente contribuito due specializzandi IEO: Elena Battaiotto e Carmine Valenza.

La ricerca ha coinvolto 116 medici oncologi (specialisti e specializzandi) di età compresa fra i 26 e i 71 anni, a diversi livelli di carriera, di cui quasi il 70% utilizza le piattaforme social per la comunicazione medica. Obiettivo dello studio era conoscere le preferenze, esperienze, opinioni e aspettative per individuare i diversi profili dei medici “social media users”.

Sono emersi tre profili: altamente social (31%), scettico (31%) e moderatamente social (38%). Nello specifico lo studio evidenzia che il 95% dei partecipanti ha un profilo social network personale, il 22% un profilo professionale e il 23 % un profilo ibrido. In generale gli oncologi più adulti e con più esperienza passano più tempo sui social e li tengono in maggiore considerazione, mentre i più giovani, che si trovano nella fase iniziale della carriera, tendono a farne un uso personale.

Questo dato è in contrasto con gli studi condotti dieci anni fa, principalmente negli Stati Uniti, su tutto il personale medico, che mostravano una tendenza opposta: i medici più giovani erano i più inclini a utilizzare i social anche per motivi professionali, i medici in piena carriera, fra i 45 e i 55 anni, sembravano evitarne del tutto l’utilizzo, mentre gli over 55 ne facevano un uso maggiore, ma preferivano comunque i media tradizionali.

“L’evoluzione che osserviamo oggi nell’uso dei social da parte dei medici potre...

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