Salute e benessere

Mal di testa da freddo: cosa fare per prevenirlo

Che cos'è il mal di testa da freddo? Possiamo distinguere due forme

Redazione Quotidiano Benessere

Esistono molti tipi di cefalee: una delle più comuni è la cosiddetta cefalea da freddo.
In cosa consiste, e come trattarla?
L’argomento è stato trattato su Humanitasalute.it con il professor Maurizio Versino, neurologo dell' Humanitas Mater Domini e i centri medici Humanitas Medical Care.

Che cos’è il mal di testa da freddo?
La cefalea da stimolo freddo (CSH: Cold-Stimulus Headache), secondo la classificazione internazionale dei disturbi della cefalea (ICHD-3), è definita come una cefalea che si manifesta in risposta a uno stimolo freddo applicato esternamente alla testa, ingerito o inalato. Dunque, è una cefalea che non si verifica unicamente durante l’inverno, ma anche durante l’estate per l’assunzione di bevande o alimenti allo scopo di refrigerarsi. 

Possiamo distinguere due forme:
La cefalea che si verifica in seguito all’esposizione della testa non protetta a temperature ambientali bassissime, durante le attività quotidiane o sportive (come il pattinaggio su ghiaccio, lo sci, le immersioni subacquee, il surf) on in relazioni a procedure particolari quali la crioterapia.
La cefalea associata all’ingestione o all’inalazione di uno stimolo freddo che siano applicati sul palato e/o sulla parete faringea posteriore, come durante l’assunzione rapida di ghiaccio tritato o di gelato. Questa cefalea veniva chiamata cefalea da gelato oppure da “cervello congelato”.

Mal di testa da freddo: quali le caratteristiche?
La cefalea da stimolo freddo insorge poco dopo l’esposizione allo stimolo e si risolve entro i 10-30 minuti dalla cessazione dello stimolo. Il dolore è intenso, talora trafittivo, ma di breve durata. Viene percepito a livello del centro della fronte, ma anche a livello retro-orbitario o temporale, e talora può essere lateralizzato.
Mal di testa da freddo: quali sono le condizioni predisponenti?
Questo disturbo sembra essere più presente nei pazienti che soffrono di un altro tipo di cefalea molto diffuso, in particolare nelle donne: l’emicrania senz’aura. In questo caso la qualità del dolore può essere analoga a quella che provano durante l’attacco di emicrania e...

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