Salute e benessere

Maggio è il mese della masturbazione (da soli o in coppia): i consigli

I luoghi comuni da sfatare

Redazione Quotidiano Benessere

Era il 1994 quando a San Francisco, la dottoressa Joycelyn Elders – pediatra e autorità della sanità pubblica statunitense – parlò per la prima volta dei benefici psicofisici della masturbazione e della necessità di introdurre programmi scolastici di educazione sessuale.

Le sue esternazioni le costarono il posto di lavoro. Ma, per protesta e a suo supporto, nacque il movimento per rivendicare l’importanza di questa tematica per il benessere delle persone, fino a proclamare maggio il mese della Masturbazione a livello internazionale. Nonostante questo importante passo, ancora oggi attorno al tema della masturbazione esistono preconcetti, tabù e pudori che inibiscono le fantasie personali, spesso impendendo anche ai ragazzi e alle ragazze più giovani una naturale scoperta di sé.

Mese della Masturbazione: i luoghi comuni da sfatare. In particolare, due sarebbero i luoghi comuni da sfatare quando si parla di masturbazione. Il primo ne farebbe una questione di genere: quindi a masturbarsi sarebbero solo gli uomini.

«È molto difficile avere dati concreti  sulla situazione» commenta la dottoressa Valentia Cosmi, psicoterapeuta, sessuologa Sisp e consulente Lelo. «La quasi totalità degli uomini pratica la masturbazione con regolarità, anche quando si trova in una relazione di coppia stabile, mentre tale percentuale non è così alta quando si parla di donne. Di certo, culturalmente la masturbazione maschile è stata più sdoganata rispetto a quella femminile. Le donne per molto tempo sono state restie ad occuparsi in prima persona del proprio piacere. Oggi le cose stanno rapidamente cambiando, ma il divario persiste».

Il secondo luogo comune vede, invece, la masturbazione come una buona alternativa alla vita sessuale di coppia. Ma in realtà non può essere così. Anzi, ne migliora la qualità. Se attraverso l’autoerotismo impariamo a conoscere il nostro corpo e i nostri bisogni più intimi, in coppia ci si mostrerà più sicuri nell’esprimere la propria sessualità. Lo conferma la dottoressa Cosmi: «È assolutamente vero che solamente attraverso una conoscenza di noi stessi e del nostro corpo possiamo soddisfare i nostri bisogni più intimi e aiutare l’altro a conoscerci e a realizzarli, migliorando così l’intimità di coppia e la vicinanza con il partner. Quindi, la masturbazione non è un’alternativa alla vita sessuale di coppia, ma un suo aspetto complementare di arricchimento e un’ottima alleata».

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