Un altro piccolo importante passo verso una sanità di prossimità, più vicina ai cittadini, che riduce la spesa e la pressione sugli ospedali e garantisce lo sviluppo coordinato dell’assistenza territoriale.
Lunedì 27 maggio alle ore 10:00, presso la sede della Direzione Aziendale della ASL di Nuoro, nella Casa della Comunità San Francesco di via Demurtas (blocco B – piano terzo), sarà inaugurata la prima Centrale Operativa Territoriale (COT) aziendale del Nuorese.
Finanziata dal PNRR, la COT aziendale di Nuoro farà da punto di coordinamento per l’altra COT territoriale che l’ASL n. 3 prevede di attivare entro giugno a Macomer.
In questa fase iniziale la nuova struttura può contare sull’IFO (Incarico di Funzione Organizzativa), nella persona del dottor Federico Pinna, che sarà supportato da dieci Infermieri di Famiglia e Comunità (IfeC), personale amministrativo e un’assistente sociale
A regime la COT svolgerà la funzione di coordinamento della presa in carico dei pazienti e di raccordo tra servizi e professionisti, attraverso un modello organizzativo innovativo, al fine di assicurare continuità, accessibilità ed integrazione dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria, assicurando gli standard di interoperabilità e l’interfaccia con gli ospedali e la rete dell’emergenza-urgenza.
«Al momento – spiega il dottor Gianluca Doa, direttore della Struttura Complessa Qualità,.Governo Clinico e Gestione dei Processi Clinici e Logistici dell’ASL di Nuoro, che sovrintende le COT – partiremo con la tipologia di transizione “Ospedale-Territorio”, che – operando in stretto raccordo col PASS (Punto di Accesso Unitario dei Servizi Sanitari) dell’Ospedale San Francesco, e con i PUA/UVT (Unità di Valutazione Territoriale) dei 4 Distretti (Nuoro, Macomer, Siniscola, Sorgono), ci permetterà, tra le altre cose, di gestire in maniera informatizzata le dimissioni protette ospedaliere: strumento indispensabile per garantire la continuità delle cure ai pazienti “fragili”, affetti da malattie croniche e degenerative».
Facciamo un esempio concreto. In caso di dimissioni “difficili” di un anziano o di un paziente fragile, per il quale, alla dimissione, si prevede la necessità di supporto sanitario/sociale, l’Ospedale San Francesco, attraverso il PASS, esprime il bisogno di continuità delle cure e individua gli elementi e il grado di complessità del caso in modo che, in raccordo con gli altri attori coinvolti (ADI, servizio sociale ecc.) e con l’UVT, la COT intervenga, contribuendo a identificare la struttura/il servizio più app...
Leggi l'articolo completo su QuotidianoBenessere.it