L’onda dell’intelligenza artificiale sta investendo tutti i campi della medicina, compresa la gastroenterologia e l’endoscopia digestiva. Ad oggi, l’intelligenza artificiale rappresenta una soluzione promettente per superare i limiti umani, fornire supporto diagnostico, migliorare il processo decisionale clinico e standardizzare la valutazione dei risultati nella ricerca scientifica. Attualmente molti progressi scientifici hanno riguardato l’intelligenza artificiale in gastroenterologia, ma la transizione di queste tecnologie dalla teoria alla pratica clinica è tuttora in corso.
Le principali innovazioni riguardano l’utilizzo di sistemi di detezione integrati all’endoscopia tradizionale che assistono l’operatore nel riconoscimento delle lesioni gastrointestinali non identificate dall’occhio umano. Alcuni di questi software evidenziano con un quadratino sul monitor la lesione (ad es. il polipo) che non è stato identificato, consentendo in aggiunta una caratterizzazione ottica che distingue le lesioni non neoplastiche da quelle neoplastiche. Le più recenti ricerche scientifiche hanno confermato l’efficacia di questi sistemi mostrando come una colonscopia assistita dall’intelligenza artificiale consenta una maggiore detezione di polipi, potendo incrementare l’efficacia di tale esame, specialmente nello screening, su tutto il territorio nazionale.
I limiti sono rappresentati dalla dubbia utilità pratica, dal momento che la maggior parte dei polipi identificati sono molto piccoli e hanno uno scarso impatto sulla prognosi del paziente, e dal momento che gli operatori esperti con una alta percentuale di detezione di adenomi beneficiano poco della metodica. Altri sistemi, tuttora in fase di sviluppo, consentono di controllare i parametri di qualità della colonscopia, ad esempio misurano il tempo impiegato nell’ispezione del colon, la pulizia del colon ecc, riducendo la variabilità di giudizio del singolo operatore.
Un altro ambito di interesse è rappresentato dai sistemi di linguaggio generativo. Queste applicazioni, come ad esempio ChatGPT, sono delle chatbot ovvero software che simulano ed elaborano le conversazioni umane. Attualmente sono studiate in gastroenterologia per il loro potenziale ruolo nel fornire informazioni generiche ai pazienti.
Uno studio che abbiamo condotto presso la Gastroenterologia dell’Università Kore di Enna ha valutato le risposte fornite da ChatGPT ai pazienti su 15 domande inerenti le modalità di svolgimento dello screening del carcinoma del colon. Le risposte sono state valutate da 20 esperti internazionali, tra cui docenti della Mayo Clinic e di Stanford, i quali hanno giudicato come accurate, complete e comprensibili le risposte di ChatGPT. Chiaramente, nessuna di questi sistemi o applicazioni potrà mai sostituire il col...
Leggi l'articolo completo su QuotidianoBenessere.it