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Legge di bilancio 2025, le misure per la sanità

Ecco in sintesi le principali novità per la sanità

Redazione Quotidiano Benessere

Approvata definitivamente la Legge di Bilancio 2025 il 28 dicembre scorso. Il testo entra in vigore il 1 gennaio. Ecco in sintesi le principali novità per la sanità.

Fondo Sanitario nazionale
La manovra stanzia ulteriori risorse per il finanziamento del Servizio sanitario nazionale che si aggiungono a quelle già assegnate dalla legislazione vigente. Nel complesso, il livello del finanziamento del Servizio sanitario nazionale passerà dai 136,5 miliardi del 2025 ai 141,3 miliardi del 2027.

Liste d’attesa
Al fine di ridurre i tempi di attesa, aumenta il limite di spesa per le Regioni nell’acquisto di prestazioni dal privato accreditato dello 0,5% per l’anno 2025 (61,5 milioni di euro) e dell’1% a decorrere dall’anno 2026 (123 milioni di euro annui).
Premialità alle Regioni adempienti alla riduzione delle liste d’attesa: 50 milioni di euro per l’anno 2025 e 100 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2026.

Livelli essenziali di assistenza
50 milioni l’anno, a decorrere dall’anno 2025, per l’aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza, compresa la revisione delle tariffe massime nazionali delle prestazioni assistenziali. Previsto anche il potenziamento del monitoraggio della spesa e le modalità di valutazione delle performance dell'assistenza sanitaria erogata dalle Regioni.

Cure palliative
Anche nel 2025 aumenta di 10 milioni il Fondo per le cure palliative.

Personale
Rifinanziata l’indennità di pronto soccorso con un incremento delle risorse pari a 50 milioni di euro dal 1° gennaio 2025 (15 milioni di euro per la dirigenza medica e 35 milioni per il personale del comparto sanità) e ulteriori 50 milioni dal 1° gennaio 2026 (15 milioni di euro per la dirigenza medica e 35 milioni di euro per il personale del comparto sanità).
120 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2026 per migliorare il trattamento economico degli specializzandi: dall’anno accademico 2025/2026, aumenta del 5% la parte fissa del trattamento economico per tutte le specializzazioni e del 50% la parte variabile per le specializzazioni oggi meno attrattive.
Contratto di formazione specialistica, oggi corrisposto solo agli specializzandi medici, erogato anche agli specializzandi non medici.
Incremento dell’indennità di specificità per la dirigenza medica e veterinaria, dirigenza sanitaria non medica e infermieristica.
Dal 2025 inoltre, flat tax al 5% sugli straordinari per gli infermieri. 

Prevenzione
Rifinanziato il programma per lo screening al polmone. Le risorse sono finalizzate a incrementare il numero dei centri che fanno parte della rete della Rete Italiana...

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