“Le morti improvvise avvengono quando si spengono i due organi che comandano l’organismo: il cuore o il cervello”
La morte improvvisa di Papa Francesco, che secondo i medici potrebbe essere stata causata da un ictus, riporta al centro dell’attenzione uno dei grandi killer del nostro tempo: le patologie cerebrovascolari.
«L’ipotesi dell’ictus è fondata», ha affermato Giorgio Sesti, docente di Medicina Interna alla Sapienza, all’Adnkronos Salute. «Non sembrano esserci segni di peggioramento respiratorio o infezioni in corso, quindi il decesso potrebbe essere legato a un evento cerebrale acuto, come un ictus emorragico».
L’ictus cerebrale si verifica quando il flusso di sangue verso il cervello viene interrotto, danneggiando irreversibilmente le cellule nervose.
Esistono due forme principali: Ictus ischemico: più frequente (80% dei casi), è causato da un’ostruzione arteriosa. Ictus emorragico: più raro ma spesso letale, è dovuto alla rottura di un vaso e alla conseguente emorragia cerebrale.
Entrambe le forme possono colpire improvvisamente e, se interessano aree vitali, causare morte istantanea.
Numeri che parlano da soli:
6,5 milioni di morti all’anno nel mondo
1 su 10 decessi globali è causato da un ictus
È la seconda causa di morte a livello mondiale
È la prima causa di disabilità neurologica permanente
“Il recupero dipende dalla velocità dei soccorsi. Ma per gli ictus emorragici, il tempo spesso non basta”.
Per riconoscere un ictus in tempo, il metodo Fast è un salva-vita: Face: la faccia si storce da un lato? Arms: un braccio resta giù se sollevati entrambi? Speech: si fatica a parlare chiaramente? Time: è tempo di chiamare subito i soccorsi.
Un forte mal di testa improvviso, perdita di equilibrio o vista doppia sono altri sintomi da non sottovalutare.
La prevenzione è l’arma più potente. Gli specialisti concordano: adottare uno stile di vita sano può ridurre enormemente il rischio. I principali fattori da tenere sotto controllo: Pressione alta (il più pericoloso). Colesterolo e glicemia. Fumo e sedentarietà. Peso corporeo. Fibrillazione atriale non trattata.
Mangiare bene, muoversi ogni giorno, evitare lo stress e fare controlli periodici sono scelte che possono salvare la vita.
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