Sanità Italia

L'Aou di Sassari punta sull'igiene delle mani

In occasione della Giornata mondiale, presentato ieri il progetto pilota realizzato in quattro reparti ospedalieri che ha coinvolto anche i pazienti, la Scuola in ospedale e l'Associazione Happyclown

Redazione Quotidiano Benessere

Sassari 7 maggio 2024 – «Caro infermiere ricordati di igienizzarti le mani prima di entrare nelle stanze dei pazienti». È la frase slogan che, in occasione della giornata mondiale dell’igiene delle mani (la ricorrenza cadeva il 5 maggio), è stata scelta per sensibilizzare gli operatori sanitaria, ma anche pazienti e visitatori, al corretto lavaggio delle mani.

A scriverla un bambino di 8 anni che, tra febbraio e aprile, a causa di un ricovero in Pediatria, ha frequentato la Scuola in ospedale. Una frase che coglie nel segno il senso del progetto sulla corretta igiene delle mani che l’Aou di Sassari ha realizzato in quattro reparti ospedalieri.

Il progetto – che ha coinvolto Ematologia, Traumatologia e Ortopedia del Santissima Annunziata, Terapia intensiva neonatale quindi Pediatria –  è stato realizzato in due azioni, una rivolta agli operatori in attuazione del Piano Regionale di Prevenzione, e l’altra rivolta innovativamente ai pazienti/genitori/visitatori. Inoltre, sono state condotte ai fini di ricerca due inedite analisi (una quantitativa e l'altra qualitativa) sui comportamenti dei pazienti in tema di igiene delle mani e sulla loro percezione del problema.

L’iniziativa è stata presentata lunedì mattina (6 maggio) al settimo piano del Santissima Annunziata alla presenza del Magnifico Rettore Gavino Mariotti, del Direttore Generale dell’Aou Sassari Antonio Lorenzo Spano, del Presidente dell’Ordine dei Medici della provincia di Sassari Nicola Addis e del Presidente dell’Ordine degli infermieri Gianluca Chelo.

«Un progetto che ha mirato a creare un processo di crescita dei pazienti e dei visitatori all’interno dei nostri reparti – ha detto il professor Paolo Castiglia, responsabile della Direzione medica del Presidio ospedaliero – questo perché le infezioni correlate all’assistenza possono essere trasmesse, oltre che dagli operatori, anche dai visitatori e dagli stessi pazienti che possono non avere la consapevolezza dei rischi».

E così, oltre a una formazione continua degli operatori, l’Azienda ha voluto sostenere questi aspetti anche con progetti innovativi, favorendo anche una formazione con e attraverso la Scuola in ospedale e l’associazionismo, in particolare con i volontari di Happyclown.

Un ruolo quello dell’Aou ribadito prima del direttore generale dell’Aou che ha sottolineato come sia importante «mantenere l'attenzione elevata e lavorare p...

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