Salute e benessere

La Celiachia: una malattia autoimmune frequente

Il parere del Dr. Morreale Gaetano Cristian, Specialista in Gastroenterologia ed Epatologia ed endoscopia Digestiva all'UOC di Gastroenterologia, P.O. S. Elia di Caltanissetta 

Redazione Quotidiano Benessere

La Malattia Celiaca (o Celiachia) è una enteropatia autoimmune permanente legata alla ingestione del glutine che è una miscela proteica colloidale, viscosa ed elastica, formata prevalentemente da amminoacidi gliadina e glutenina contenuta in alcuni cereali  quali frumento, avena, farro, kamut, orzo, segale, spelta, triticale. In pratica, più che una malattia, è una condizione che, per manifestarsi, necessita della contemporanea presenza di una predisposizione genetica e di un consumo di alimenti contenenti GLUTINE. La celiachia può essere identificata con assoluta sicurezza attraverso la ricerca sierologica e la biopsia della mucosa duodenale in corso di gastrosduodenoscopia.

Gli accertamenti diagnostici per la celiachia devono necessariamente essere eseguiti in corso di dieta comprendente il glutine. Per combatterla l'unica terapia attualmente valida è quella dietetica. Il celiaco è quindi costretto ad eliminare dalla propria tavola per tutta la vita tutti quegli alimenti che contengono anche piccole quantità di glutine (pane, pasta, dolci, birra, biscotti, ecc. ecc.) o può in alternativa consumare numerosi tipologie di prodotti gluten free. 

In passato, la sintomatologia clinica, allora definita “classica”, era caratterizzata da scarso accrescimento, addome globoso, disturbi dell'alvo, difficoltà di concentrazione. Con il passare del tempo, è cambiata  la presentazione della malattia che per lo più può essere sospettata in caso di anemia sideropeniche non da altre cause o in presenta di disturbi intestinali non specifici quali diarrea e gonfiore addominale. 

L'introduzione del test per la ricerca degli anticorpi anti-endomisio (EMA) su esofago di scimmia e degli anticorpi anti-Gliadina e, successivamente, la scoperta della funzione fisiopatologica della Transglutaminasi tissutale, hanno permesso di avere a disposizione tests con alta sensibilità. Per migliorare la specificità degli anticorpi anti-Gliadina, si sono successivamente sviluppati gli anticorpi anti-peptidi deamidati della Gliadina. 

Quindi ai fini della diagnosi si richiede la ricerca di anticorpi anti transglutaminasi IgA e IgG, anti endomisio (EMA). Gli anticorpi anti-gliadina tradizionali vengono richiesti solo per diagnosi in neonati <2 anni e nei casi di malattia associata a deficit di IgA. 

Per quanto riguarda il test genetico per verificare la presenza dell’HLA DQ2/DQ8, in caso di risultato negativo si può con certezza escludere la malattia. In caso di risultato positivo, significa che il soggetto è geneticamente predisposto e quindi la malattia celiaca è possibile che il paziente la possa sviluppare nell'arco della sua vita. 

La biopsia e l’esame istololgico, necessario per la diagnosi definitiva nell’adulto,  andrebbe eseguita mediante esofa...

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