La cura e il prendersi cura attraverso la parola, l'arte e la scrittura

Il Colore e il gioco di Luce come cromoterapia dell'Anima

Michelangelo Lacagnina e Carmelo Interdonato in mostra a Palazzo Lapadura

Redazione Quotidiano Benessere

Le origini delle pratiche cromoterapiche affondano profonde radici nel passato: basti pensare che già, in epoca egiziana e romana, veniva adottata l' elioterapia per il trattamento di diversi mali. Questa pratica consisteva nel sottoporsi all'irradiazione diretta dei raggi solari, esercitando nel corpo un potere quasi antidepressivo.
I praticanti della cromoterapia ritengono che i colori siano in grado di influenzare le funzioni dell'organismo, influendo a livello del sistema metabolico, nervoso ed immunitario, determinando benessere psico-fisico.

Impattare visivamente nella collezione di Michelangelo Lacagnina e Carmelo Interdonato, che sarà esposta da sabato 21 settembre presso Palazzo Lapadura, in occasione della Via dei Tesori presso l’Officina degli artisti, in via Tortorici 12 a Caltanissetta, sarà come immergersi dentro una dimensione cromo/fototerapica. Il progetto lungimirante, generoso e imprenditoriale di Manfredi Spagnoli nella creazione di uno spazio espositivo “Officina degli Artisti” per la sua città, con la collaborazione e direzione artistica di Noemi Ballacchino, apre le porte ad artisti provenienti da tutta la Sicilia e oltre.

Un progetto che nasce dalla tradizione, dall’amore per il luogo natio, da un potente senso di appartenenza, volto ad ospitare la bellezza dentro una sala espositiva intima, accogliente e giovane. Sono proprio gli incontri con le Persone a determinare quel contatto cellulare e vibratile che genera emozioni, che apre mondi inesplorati e genera idee. Varcando la soglia dell’ ”Officina degli artisti” incontrerete le opere di uomini muniti di genio vestito di sensibilità. Toccherete la luce mista al colore e di questi potrete vestirvi per qualche ora, assorbendo il beneficio sensoriale della vista.

Non occorre soffermarsi sui curricula dei due artisti, sono già ben noti e sarebbe nozionistico.Da dove partono e cosa ci vogliono dire le loro opere, la loro anima?

Michelangelo è trasparente, cristallino, diretto come le sue opere, con le loro bidimensioni, il loro essere visibili sull’intera superficie, senza sfumature, senza effetti speciali, le sue forme sono tangibili pur non essendo materiche, sono forme dritte, rigide nel tratto e al tempo stesso dinamiche nei contenuti, sono scene di sentimento, di passioni, di tradizioni raffinate e mai troppo folcloristiche. Emerge prepotentemente la gestualità, tipica del mondo siciliano, e le mani grandi di donna spesso sono invece le stesse mani dell’artista e penetra nello sguardo dell’osservatore la commistione di fatti, generi, antefatti, lotte e dolcissimi abbracci.Interessante la marcatura dei volti, quasi a insistere sulla natura bivalente dell’uomo, con i suoi lati aperti e i suoi lati ermetici, l’ambivalenza necessaria dell’essere umano con i ...

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