Salute e benessere

Guardare serie true crime per rilassarsi è sinonimo di disturbi?

Rilassarsi guardando serie che trattano di casi criminali realmente accaduti potrebbe celare problematiche profonde

Redazione Quotidiano Benessere

Negli ultimi anni le storie di true crime hanno avuto un incremento di appassionati grazie a piattaforme social in cui creator interessati alle vicende hanno iniziato a condividere con gli utenti tutto quello che era possibile trovare sul web, grazie anche alle produzioni cinematografice e documentaristiche che anno permesso al pubblico di accedere a questi contenuti. Storie raccaprincicanti di delitti e crimini compiuti, di indagini che hanno portato alla luce verità spiacevoli e che mostrano il lato, possiamo dire, oscuro dell'essere umano. Ma perchè questo tipo di narrazione suscita interesse? Essere appassionati di crime e sopratutto di true crime - i crimini realmente accaduti - non è sinonimo di disturbo psicologico, ma semplicemente una curiosità per mistero e per il coinvolgiemento emotivo che evocano nello spettatore.

Come per ogni cosa c'è un equilibrio da rispettare per non oltrepassare un confine sottile, infatti una visione prolungata di contenuti simili potrebbero alterare il benessere psicologico e la qualità della vita quotidiana. L'aumento dell'ansia è una delle più comuni conseguenze in quanto si potrebbe iniziare ad avere una visione distorta della reatà dovuta al cunsumo continuo di storie che rappresentano qualcosa di molto lontano dalla normalità, confondendole con azioni più comuni di quanto non lo siano. La paranoia è sicuramente successiva all'ansia, in quanto guardare dettagli di scene del crime possa essere dannoso per soggetti predisposti e che potrebbero diventare ipervigilanti, portando ad aumentare il sospetto verso gli altri. 

Sicuramente il motivo per cui ci si rilassa nel vedere o ascoltare questo genere di storie porta a riflette sul perché. La dottoressa Thema Simone Bryant conosciuta anche come Dr.thema sui social, è una psicologa americana che insegna psicologia alla Pepperdine University, dove dirige il Culture and Trauma Research Laboratory, in una puntata di un podcast condotto da Mel Robbins dice: "Se la tua idea di relax è guardare qualsiasi tipo di show di true crime, dovresti chiederti perché il trauma mi rilassa?"

In quanto le docuserie e le storie parlano principalmente di traumi che le vittime "collezionano" e che porteranno per il resto della loro vita, di situazioni di forte stress. Il sentirsi rilassati potrebbe essere dovuto al semplice fatto che nella porpria vita, si viva una situazione di elevato stress e per questo si potrebbe confondere il senso di pace con la noia. Thema Simone Bryant continua dicendo: "per tornare in contatto con se stessi, bisogna accettare il disagio (la tranquillità) perchè questo sembrerà sconosciuto".

Sebbene appassionarsi a storie di questo tipo, non sia un chiaro segnale di un...

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