Sanità Internazionale

Gli pneumologi del Policlinico "Giaccone" in missione in Senegal per un progetto contro la tubercolosi

Medici e specializzandi in Dioffior

Redazione Quotidiano Benessere

Un team di medici della UOC di Pneumologia del Policlinico “Paolo Giaccone”, insieme a specializzandi della Scuola di Specializzazione in Malattie dell’apparato respiratorio dell'Università di Palermo, ha svolto un'importante missione nella regione di Dioffior, in Senegal, per supportare attivamente le iniziative dell’Associazione Stop TB Italia, impegnata nel contrastare la diffusione della tubercolosi, malattia infettiva ancora oggi ampiamente diffusa in molte aree del mondo.

“La tubercolosi – afferma il Prof. Nicola Scichilone, direttore della UOC di Pneumologia e della Scuola di specializzazione - continua a rappresentare un'emergenza di salute globale, e la formazione dei medici sulla tubercolosi è uno degli interventi più efficaci a sostegno della causa. Recarsi in aree ad alta endemia consente di unire l'aggiornamento teorico all'esperienza pratica sul campo, rendendo le visite a ospedali e dispensari locali un valore aggiunto per la formazione. Ci si augura che le conoscenze acquisite possano essere utilizzate per una gestione integrata e condivisa della tubercolosi anche nelle nostre regioni.”
Dal 2013 Stop TB per contrastare la malattia attua diversi interventi strategici come la formazione di donne della comunità, le Badien Gox, che si occupano di intercettare nei villaggi i pazienti affetti da tubercolosi e indirizzarli verso i presidi ospedalieri per le cure appropriate, e fornendo strumenti sanitari (come GeneXpert, test per diagnosi rapide e accurate, e apparecchi per la radiografia del torace) per il riconoscimento tempestivo della malattia.

“Ogni mattina – racconta il professore Scichilone – ci recavamo nei dispensari antitubercolari dove incontravamo i responsabili per comprendere meglio la loro organizzazione quindi, con i carretti, ci spostavamo nei villaggi per valutare le condizioni dei loro presidi ospedalieri. Qui osservavamo i medici e li affiancavamo nelle visite ai malati con la dispensazione dei farmaci, con un reciproco di apprendimento. I pomeriggi erano dedicati a incontri di approfondimento sulla tubercolosi con tutti gli esperti internazionali. Ci confrontavamo con le donne del villaggio sulle loro problematiche organizzative e le difficoltà operative e fornivamo loro gli ultimi aggiornamenti sulla tubercolosi, in particolare riguardo alle forme resistenti e ai nuovi metodi diagnostici. È stato un momento fondamentale per migliorare le loro competenze e la gestione della malattia nel contesto locale”.

La Dottoressa Alessia Lombardino, specializzanda della Scuola di Specializzazione, aggiunge: “Questo evento è stato estremamente formativo, sia sotto il profilo medico che personale. Ho avuto l'opportunità di comprendere l'importanza della cooperazione internazionale nella lotta contro le malattie infettive e l'essenziale necessità di un a...

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