ROMA, 7 aprile - “La nascita di una nuova vita è un momento tanto bello quanto naturale. Eppure possono nascondersi molti rischi dietro questo percorso, cruciale sia per la mamma che per il bambino. Basti dire che secondo il nostro ultimo report ‘Panorama dei rischi’ relativo all’andamento della sinistrosità nel 2023, il 6,34% dei 2.164 eventi avversi che hanno comportato richieste risarcitorie di notevole impatto è afferente alle attività di gestione del percorso nascita, con una incidenza significativa nei setting di Ostetricia”. Lo spiega Patrizia Bellon, Risk manager di Relyens in Italia, gruppo mutualistico europeo di riferimento nei settori dell’assicurazione e della gestione dei rischi in sanità, in occasione dell’odierno World Health Day 2025, dedicato quest’anno dall’Oms alla salute e alla sopravvivenza di donne e bambini.
“Si potrebbe pensare che il nodo sicurezza riguardi esclusivamente i Paesi in via di sviluppo, invece per molti aspetti è un problema di gestione assistenziale fortemente presente anche nell’Occidente avanzato. Tali questioni sono spesso correlate anche all’inappropriatezza degli approcci nella gestione del parto che vede, soprattutto in Italia, una forte incidenza del taglio cesareo”. Ecco perché, aggiunge Bellon, “è prioritario richiamare l’attenzione di organizzazioni sanitarie e professionisti del settore a un concreto impegno nella promozione e miglioramento della qualità e dell'appropriatezza degli interventi assistenziali. Ma per accrescere la consapevolezza dei futuri genitori, occorre anche potenziare attività di educazione e informazione circa i programmi di screening e buone regole per il benessere della mamma”.
La Risk manager sottolinea che “per la gestione della sicurezza della donna in gravidanza va data massima importanza alle vaccinazioni e alla pianificazione di esami sia per patologie congenite che per il rischio infettivo, senza dimenticare una particolare attenzione alla corretta nutrizione in gravidanza e alla prevenzione e trattamento del diabete gravidico. Ma gestire la sicurezza significa altresì focalizzarsi sulle fondamentali attività di diagnosi prenatale e su un attento monitoraggio dei movimenti fetali nelle ultime settimane di gestazione. In campo ostetrico sono noti i rischi latenti nel periodo peri-parto e l’importanza di prevenire e gestire eventi particolarmente impattanti come il rischio di emorragia post-partum, potenzialmente letale per la madre”.
“Gli enti sanitari devono altresì adottare misure per assicurare la gestione del trasporto d’emergenza di mamma e bambino, soprattutto nei contesti delle aree disagiate. Ma gestire la sicurezza – aggiunge Bellon – significa ancor di pi...
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