Salute e benessere

Frequenza cardiaca per dimagrire, è importante? Quanto deve essere?

Il costo energetico di qualsiasi attività è dato dal rapporto tra intensità e volume

Redazione Quotidiano Benessere

Questo articolo ha lo scopo di chiarire qual è la frequenza cardiaca migliore per dimagrire, vista la confusione e le informazioni sommarie che circolano sull'argomento.Troppo spesso nell'ambiente del fitness si consiglia una frequenza cardiaca compresa tra il 60 ed il 70% della FCmax, poiché a questo livello si colloca il maggior consumo percentuale di grassi - alla quale si lega, teoricamente, la massima attività lipolitica dell'esercizio.Una teoria, questa, piuttosto arcaica, che dev'essere necessariamente rivisitata. Specifichiamo che non si tratta di un "errore" vero e proprio, ma di un aspetto più che altro "irrilevante".Vediamo perché.

Quale frequenza cardiaca per dimagrire?
Un modo "teoricamente" efficace per dimagrire è di allenarsi a frequenza cardiaca controllata, a circa il 60-70% della FC massima (max).
Ma è realmente così semplice la questione?
Basta realmente monitorare il cuore per dimagrire meglio?
Ovviamente no… ma, se sul piano teorico la faccenda è estremamente complessa, sul lato pratico, in realtà, è ancora più semplice!Le basi biochimiche e fisiologiche, così come l'esperienza su campo, non supportano la tesi che esista una frequenza cardiaca (FC) migliore di un'altra per dimagrire.Sappiamo d'altro canto che il consumo di grassi è "percentualmente" maggiore a basse intensità, ma ciò non significa che si dimagrisca effettivamente di più!Questo fondamentalmente per le seguenti ragioni:Per dimagrire è necessario consumare più calorie di quante se ne introducono con gli alimenti; questo significa che l'allenamento è semplicemente un mezzo per incrementare i costi energetici, ed acquisisce un ruolo secondario rispetto al controllo calorico della dieta;Anche volendo prendere in considerazione la quantità assoluta di lipidi ossidati, avrebbe poco senso massimizzare il consumo di grassi ma per un allenamento breve e a basso consumo energetico;Il costo energetico di qualsiasi attività è dato dal rapporto tra intensità e volume.

È vero che una minore intensità di allenamento - misurata previa rilevazione di FC - si correla ad una maggior percentuale di lipidi consumati rispetto ai carboidrati, ma è anche vero che a parità di volume le calorie spese sono di meno e viceversa;Nelle discipline / attività di resistenza, a parità di distanza percorsa, ad alta o bassa velocità, le calorie spese sono le stesse (perché il tempo, ovvero, il volume, è più basso e più alto rispettivamente);Nelle discipline / attività di resistenza, a parità di velocità, l'intensità può essere modulata gestendo le resistenze (ad esempio le pendenze, il rapporto di marcia ecc.);Per consumare ...

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