Salute e benessere

Farmaci equivalenti, Gemmato: "Un risparmio di 1,1 miliardi per i cittadini"

'Hanno la stessa efficacia di medicinali con brand originario. Valuteremo una campagna'

Redazione Quotidiano Benessere

"Valuteremo l'avvio di una campagna di comunicazione sull'utilizzo dei farmaci equivalenti, identici per efficacia ai farmaci brand originatori ma ancora non abbastanza impiegati dai cittadini".

Lo ha detto il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, sottolineando che gli equivalenti rappresentano anche un enorme risparmio sia per i cittadini sia per il Ssn: "I cittadini risparmierebbero 1,1 miliardi di euro che oggi invece spendono di tasca propria per l'acquisto di farmaci brand e il Ssn risparmierebbe circa 6 miliardi l'anno".

Occasione per fare il punto sul mercato dei medicinali equivalenti, il convegno al ministero della Salute 'Farmaci equivalenti: conoscere per scegliere', promosso da Cittadinanzattiva nell'ambito della campagna 'Ioequivalgo' con il contributo non condizionato di Egualia.

 "Sull'utilizzo dei farmaci equivalenti l'Italia è indietro rispetto ai Paesi Ue e forti sono ancora le resistenze dei cittadini, eppure - spiega Gemmato, come si legge sull'Ansa - bisogna ribadire che questi farmaci hanno lo stesso principio attivo e la stessa efficacia dei loro originator, dunque non c'è motivo per non usarli. Non solo, utilizzandoli i cittadini avrebbero anche un grande risparmio in termini di spesa out of pocket, ovvero a loro carico: oltre 1,1 miliardi di euro su un totale di circa 40 miliardi di spesa di tasca propria per tutte le voci della sanità. Una spesa che risulta maggiore proprio nelle regioni a più basso reddito e al Sud. Il risparmio, in termini di risorse liberate per il Ssn, sarebbe invece di 6 miliardi l'anno".

Gemmato ha inoltre ricordato che i farmacisti hanno l'obbligo per legge di proporre ai cittadini il farmaco equivalente quando possibile. A questo proposito, il presidente di Federfarma, Marco Cossolo, ha annunciato una nuova circolare ai farmacisti per ricordare l'obbligo di proporre gli equivalenti ma anche per sottolineare l'importanza della corretta comunicazione ai cittadini in merito all'efficacia e caratteristiche di tali medicinali. Rispetto infine ad alcuni farmaci per i quali è prevista invece la 'non sostituibilità', "su questi - ha concluso Gemmato - andrebbe fatto un ulteriore studio". 

 

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