Sanità Italia

E non dimentichiamoci dei chirurghi

"La sanità non è burocrazia, non è un costo. La sanità è scienza e benessere dei cittadini"

Redazione Quotidiano Benessere

Con Marco Scatizzi, presidente Acoi, affrontiamo i temi caldi del dibattito relativo al nostro sistema sanitario nazionale e al presente e futuro della professione di chirurgo. “La Governance della Sanità deve passare dal governo burocratico al governo clinico”

Presidente, lei non molto tempo fa ha lanciato un allarme molto serio parlando di un chirurgo “in via di estinzione”. Secondo le stime infatti chi entra oggi a medicina non sogna più di fare il chirurgo. Come mai?
Sono sincero come sempre: perché in molti pensano che fare il chirurgo non convenga. Rischio di contenzioso, turni massacranti, stipendi tra i più bassi d’Europa. Provi a mettere insieme questi tre elementi ed è presto spiegato. Tanti ragazzi oggi scelgono professioni in ambito medico che danno più tutele e che ‘pagano’ di più. Oppure, peggio, scelgono di andare all’estero o lasciano il pubblico per il privato. Quindi Lei fa bene a sottolineare il grido di allarme che abbiamo lanciato: tra poco le sale operatorie chiuderanno per assenza di protagonisti, ovvero i chirurghi. Per questo il mio personale impegno e di tutta l’Acoi, la prima società scientifica in Italia e che rappresento, nel voler rilanciare la professione ed abbattere la crisi vocazionale che serpeggia in questi anni. Lo scriva a caratteri cubitali in questo articolo, i chirurghi ospedalieri salvano vite umane! Le istituzioni, le aziende sanitarie, gli stessi pazienti ma anche voi media dovete e potete stare vicini ad una professione che è in via di estinzione. Ce lo possiamo permettere? Credo proprio di no, la società non se lo può permettere.

Pesa molto la paura delle denunce. Lo scudo penale a difesa della categoria è una misura sufficiente?
Questo governo, è giusto sottolinearlo, ha aperto un canale di confronto molto importante con Acoi. Abbiamo presentato proposte proprio sul contenzioso medico legale che ci faranno fare passi avanti. In parte queste proposte stanno diventando norma nazionale a difesa dei chirurghi e di tutte le professioni sanitarie. Badi bene, qui nessuno vuole scudi o tutele maggiori rispetto ad altre professioni. Noi vogliamo solo fare il nostro lavoro senza dover stare in sala operatoria con il rischio di denunce che nel 99% dei casi si chiudono con archiviazione. Ma per affrontare queste denunce, per difenderci da ‘un nemico invisibile’, sprechiamo tempo, soldi e serenità professionale. Ricorda? Noi siamo quelli che salvano vite umane. E’ la nostra vocazione. Non possiamo impegnare le nostre energie in altro. Non possiamo avere paura di altro.

C’è anche, e non sono in pochi, chi prende la valigia per andare all’estero. Le faccio una domanda “strana”: si tratta solo di una questione di stipendio più alto, o a pes...

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